Parma Calcio
Pecchia: «Lavoriamo per il gol. Charpe può giocare, Benek ha la febbre»
Gli strascichi del derby contro il Modena sono stati messi da parte. Parola di Pecchia, che in conferenza stampa ha parlato solo della gara contro lo Spezia, il primo dei 6 avversari del Parma nei prossimi 25 giorni.
Senza paura – lo dice chiaramente il tecnico di Formia – e senza guardare né troppo indietro né troppo in avanti, la sua squadra scenderà in campo al “Picco” (domani, ore 16:15) con lo scopo di lasciare «un’impronta» ben precisa sulla partita. Mantenere il passo e lasciare traccia di sé, come sempre, sarà l’obiettivo del suo giovane Parma anche nel match in Liguria sulla Riviera di Levante, dove non ci sarà (oltre allo squalificato Sohm) il polacco Benedyczak, febbricitante. Nessun commento da parte dell’allenatore sul probabile undici di partenza che sfiderà gli Aquilotti, ma un’apertura su Charpentier è arrivata…
Di seguito, vi riportiamo le dichiarazioni dell’allenatore del Parma durante la conferenza stampa, cui era presente per Sportparma il giornalista Lorenzo Fava.
SMALTITA L’AMAREZZA «La squadra sta bene, a parte Benek con la febbre. C’era poco da smaltire, abbiamo preso atto della prestazione. Di volta in volta prepariamo i 6 impegni dei prossimi 25 giorni. Sono concentrato sul nostro cammino, sulla voglia di migliorarsi: questo dev’essere il nostro obiettivo. Ci saranno momenti altalenanti per tutti. Il mio obiettivo è costruire un gruppo forte e lavorare su di noi. Abbiamo già dato un’impronta, la strada nostra è questa e voglia continuarla a fare su di noi».
LE GARE “SPORCHE” «L’ultima partita in casa avremmo potuto fare molto meglio sulle palle inattive, questo sì. Abbiamo battuto dieci calci d’angoli, avremmo potuto fare qualcosa di meglio. Il secondo tempo del derby è anche figlio di un primo tempo in cui abbiamo fatto correre il Modena: questo ci ha permesso di giocare nei trenta metri avversari. La squadra ha vinto anche partite sporche: bisogna saper accettare a volte anche il tipo di gara».
A LA SPEZIA CON IMPETO «Una partita molto simile a quella che abbiamo visto contro il Modena, con interpreti diversi ma con giocatori di qualità. Noi domani dobbiamo pensare a quello che siamo noi: mi aspetto 24 giocatori pronti a giocare con grande impeto, fisico e mentale».
L’ASSENZA DI SOHM «Non mi semplifica le cose, io voglio tutti. Voglio gente che sia pronta per affrontare una partita bella, in un ambiente che lo vedremo se saremo pronti per portarlo dalla nostra parte».
I CONFRONTI TRA MISTER «Con D’Angelo ci conosciamo bene, ma le partite dell’anno scorso gridano ancora vendetta. Lasciamo perdere, non voglio ritornare…».
OSORIO, CIRCATI, MIHAILA & CO. «Tutti pronti, terrò anche conto della settimana. Le scelte le farò: tutti stanno nelle migliori condizioni, chi scenderà in campo dovrà essere pronto per sostenere 90 minuti o 45 o 60, quelli che saranno».
LA DURA LEGGE DEL GOL «I gol segnati all’inizio dei tempi? Lavoriamo per quello, per cercare il gol e dare un’impronta alla gara. Il gol domenica è arrivato allo scadere, anzi nei minuti successivi avevamo ancora occasioni. Bisogna insistere per creare, tirare in porta e vincere le partite. La ricerca del gol deve riguardare tutti, non solo gli attaccanti».
I TRE CENTRAVANTI «Tutti e tre possono essere della partita, si può partire con Charpe (Charpentier, ndr). Tante partite abbiamo iniziato con Bonny, altre con Čolak. Su Charpe mi fa piacere questa sua capacità di entrare in gara e di essere pronto e mettersi subito a disposizione e capire il tipo di partita che si deve fare. Anche per lui c’è stata una gestione oculata».
GLI EX CHICHIZOLA ED ESTEVEZ «Leo è stato lì molto più tempo, ma anche anche per Nahuel fu il primo anno in Italia, in Serie A. Cosa dico loro? Che se la godano! Ritroveranno vecchi amici. Poi, come sempre, finirà tutto al fischio d’inizio».