Il post partita di Parma-Benevento nelle dichiarazioni dalla sala stampa del Tardini.

Davanti ai microfoni dei giornalisti i due tecnici Fabio Pecchia e Fabio Cannavaro, oltre al portiere crociato Leandro Chichizola.

PECCHIA «La partita è stata diversa rispetto a quella della Ternana, mentre col Modena avevamo fatto una grandissima partita. Oggi sottotono e, quando siamo sottotono, perdiamo; quando le facciamo ad altissimo livello al massimo pareggiamo. Sul gol ci siamo disuniti.
Infortuni? Per Mihaila è troppo presto, Camara non era nelle migliori condizioni e valuteremo in questi giorni.
Ci possono stare prestazioni sottotono e avversari superiori, ma raccogliamo poco quando facciamo bene. Questo è il rammarico più grosso. Sul rigore, Bob ha tirato due volte sulla respinta e una volta ha preso il palo. La prestazione ci deve pungere: in 4 mesi non avevamo mai fatto una prestazione così.
I numeri non sono particolarmente belli, sono diversi rispetto al pre-sosta: la sosta ha forse interrotto il trend positivo delle partite in casa. Il derby ha lasciato grande amarezza e oggi fa male. Mi aspettavo maggiore continuità, sui numeri dobbiamo fare le nostre valutazioni ma senza farci condizionare.
La sconfitta è decifrabile, sono indecifrabili quelle precedenti. C’è stato un approccio più blando, più morbido, meno veemenza: è una sorpresa».

CHICHIZOLA «Brucia, come tutte le sconfitte. Ancor di più perché in casa, ma non c’è tempo per star male. Pensiamo a Brescia da domani. Dal momento difficili usciremo lavorando, il segreto nel calcio è il risultato.
Siamo partiti bene, ma poi siamo calati. A Cagliari abbiamo giocato nella metà loro, oggi no. L’episodio a favore è andato male.
Il gol? Una piccola ripartenza dove loro hanno filtrato questa palla tra terzino e centrale, ma noi eravamo in tempo. Abbiamo avuto la sfortuna che la palla è passata sotto le gambe, tanto nel cross quanto nel gol. Abbiamo preso il gol al 20′ e conquistare campo non è bastato. Quando volevamo accelerare oggi ci mancava la marcia.
Nel calcio di oggi è importante il gioco coi piedi, conta quello che dice il mister: è lui che mi dice di giocare la palla lunga o corta, io lo faccio. Il rischio del portiere è alto, però ci sono momenti in cui la palla va giocata e altri in cui deve andare lunga».

CANNAVARO «Tornare qua è sempre un’emozione molto forte. Arrivavamo da un momento non facile: la prestazione di oggi non è arrivata solo perché eravamo a Parma. I ragazzi fanno quello che gli chiedono, ci hanno messo lo spirito che fa la differenza. Avevo studiato il Parma, pregi e difetti: a noi piace fraseggiare molto nelle zone centrali e abbiamo cercato di farli correre un po’ di più in fascia. Ostruzionismo? E’ la categoria.
Schiattarella? Ha fatto l’esperienza qui, è rimasto molto legato: ci mette il cuore. Sta soffrendo tanto, gioca con un problema al ginocchio. Non vuole mai perdere e lo trasmette ai suoi compagni.
Quando sono arrivato le difficoltà le aveva incontrate anche l’allenatore precedente. La squadra è stata costruita negli ultimi 5 giorni, non era stata fatta la preparazione, c’erano stati tanti infortuni, ben 12. Io ho cercato di alzare l’asticella: ho ancora 4 titolari fuori e ad averli tutti mi posso divertire. Quando li recupero posso cambiare modulo in due giorni.
Il rigore è inspiegabile. Ma ho una filosofia: quando sei bravo, vinci. L’atteggiamento degli arbitri a volte ti porta ad uno scontro: dovrebbero essere i primi a essere più rilassati.
Buffon? Non l’ho visto, è “scappato via” prima, è da un po’ che non lo vedo.
Non mi sorprendono questi risultati, ho una squadra di valore. Siamo stati bravi noi a limitare il Parma: sono stato sorpreso dalla prestazione dei miei, perché oggi hanno fatto per 80 minuti tutto quello che di solito facciamo in 60-65».