La penultima conferenza stampa pre-gara del 2022 è servita a Fabio Pecchia a fare il punto della situazione in casa Parma e a precisare che non si aspetta regali di Natale. Se non uno in particolare.

Il tecnico crociato, in risposta alla domanda sull’addio di Fournier, ha specificato che dal mercato, definito un “fastidio”, non si aspetta nulla: anzi, nella letterina di Natale chiederà alla sua squadra prestazioni e maggiore convinzione. E, circa il derby di domani contro la Spal, ha fatto capire che sono rientrati i “casi” Sohm e Oosterwolde, lasciati fuori dalla distinta di gara da Brescia per motivi disciplinari: il tecnico ha voluto dare loro una “sottolineatura da matita rossa”, ma ha fatto intendere di contare anche su di loro.

Queste le dichiarazioni di Pecchia nell’odierna conferenza stampa, cui eravamo presenti anche noi di SportParma:

COSA RESTA DOPO BRESCIA «Grande risposta sul campo, ma il cammino continua. Abbiamo ottenuto quello che volevamo a Brescia».

CASI CHIUSI «Sohm e Oosterwolde non sono fuori rosa: sono parte del gruppo, come sempre: è stata una scelta fatta in quel momento, n settimana si sono allenati bene. Una punizione, un esempio: non so come vogliamo chiamarla… Per me è stata una sottolineatura. Come si faceva a scuola, una volta, con la penna rossa».

DIFESA RODATA «Romagnoli? Contento di recuperare un riferimento per il gruppo, è fuori da tanto, ci vorrà del tempo, ma bisogna fare una rosa competitiva in grado di giocare, le scelte fanno parte del mio mestiere e preferisco farle con giocatori validi e pronti a dimostrare il proprio valore».

ADIEU MERCATO «Fournier? Una scelta pacifica, il contratto che si rompe ma il club continua ad andare avanti. Io devo pensare alla squadra. Per me il “regalino” di Natale sono le prestazioni dei miei ragazzi e la convinzione che i risultati sono alla nostra portata contro chiunque. Il mercato non necessariamente è un discorso da affrontare: il regalo è di intraprendere la strada che i ragazzi conoscono molto bene. La strada è sempre stata chiara per tutti. Il percorso può essere interessante per tutto. Il mercato è un fastidio: il mio gruppo, i miei ragazzi, e l’obiettivo di averli per più tempo tutti insieme».

CERTEZZE ED ESPERIEMENTI «Possiamo cambiare senza stravolgere la nostra identità. La squadra mi è piaciuta, certo che quanto fatto fino ad adesso è una certezza. La Spal? Loro giocano con il 3-5-2 ma sono una squadra molto mobile nella gestione della palla. Dipenderà da come si svilupperà la partita per capire che soluzione attueremo.
Non prenderei la partita di Benevento come riferimento. Una prestazione sottotono, ma stop: finisce lì. La squadra è altro. Quello che è successo lunedì a Brescia è un’opportunità per il nostro percorso: fino ad ora, con i 3 centrocampisti, ci avevamo lavorato durante la settimana, ma non lo avevamo mai messo in pratica se non nel finale contro il Bari in centrocampo. Io parlo di convinzione, ma anche della strada da scegliere per ottenere i risultati».

DOVE SAREMMO SE... «Vazquez è vero che in termini di gol, per qualità e per costanza, ha dato poco rispetto all’anno scorso, ma ha sempre dato grande disponibilità e alto rendimento: io gli chiedo di continuare così».

LA B SPIEGATA A DE ROSSI «Il mio percorso è stato molto formativo e me lo tengo stretto. A De Rossi direi che Serie B è il campionato dove c’è più equilibrio di valori e soprattutto mentale: non bisogna mai pensare alla classifica, perché ha sempre un valore relativo fino all’ultima gara. La parola più importante è l’equilibrio».

UN PENSIERO PER MIHAJLOVIC «Profonda tristezza , il pensiero va alla famiglia e a lui. Da avversario la cosa che mi rimarrà sempre negli occhi è che mi ha fatto tre gol su punizione, in quel famoso Lazio-Sampdoria. Il suo mancino resterà per sempre negli occhi di tutti».