Dalla sala stampa dello stadio “Ennio Tardini” le parole a caldo dei protagonisti di Parma-Fiorentina (clicca qui per le pagelle), match valevole per la prima giornata della stagione 2024/2025.
In conferenza stampa sono intervenuti i due mister, Fabio Pecchia e Raffaele Palladino, oltre all’uomo-assist Ange-Yoan Bonny, fresco d’esordio in Serie A, e al capitano viola Cristiano Biraghi, autore del gol del definitivo 1-1. Presenti per noi Lorenzo Fava ed Edoardo Dionisio.
PECCHIA «Oggi è stato un esordio molto molto positivo, perché abbiamo offerto una prestazione tosta, di qualità, creando tante occasioni e cercando di fare gol. Abbiamo subito poco davanti a una squadra di qualità. C’è grande rammarico perché abbiamo create 7-8 palle da gol, ma non abbiamo segnato. Non pensavo di uscire dal campo con del rammarico. Noi vogliamo giocare un tipo di calcio: creare così tante palle gol in Serie A mi rende felice. Abbiamo fatto sicuramente un’ora di qualità, ma dopo ci siamo abbassati e in quel momento potevamo cercare più contropiedi. Sohm capitano? È quello con più anni di militanza nel Parma. Prestazione sontuosa di Circati e Balogh, come di Valeri e Wayo (Coulibaly, ndr) che hanno affrontato un attacco abile sia nel corto che in profondità. Quando tutta la squadra riesce a lavorare e dare sostegno al lavoro succede questo: la capacità di attaccare degli attaccanti è data anche dal lavoro della linea difensiva e del centrocampo. Dobbiamo cambiare qualcosa di partita in partita perché ci troveremo ad affrontare cose molto diverse. Gli attaccanti? Non ci sono problemi, li ho cambiati per stanchezza: Dennis e Valentin hanno speso tantissimo».
BONNY «Esordire in Serie A era un mio sogno da bambino, sono contento di aver giocato questa partita: sono quelle che da piccolo sogni di giocare. Per la città era importante. La scorsa partita ho avuto un piccolo infortunio, ho saputo all’ultimo momento che ogggi avrei giocato. Ho provato fino alla fine a dare tutto quello che avevo. Abbiamo sbagliato tanti gol ma il lato positivo è che creiamo tante occasioni e abbiamo le qualità per creare le occasioni. Io ho fiducia in tutta la squadra. Gioco per la squadra, posso fare assist, posso fare gol. Mister Pecchia mi chiede di essere più cattivo, più punta. Io sono più moderno ma possiamo fare un mix delle due cose. Voglio fare meglio dello scorso anno, sempre meglio. Siamo una squadra giovane, giochiamo ogni partita come una finale e vediamo: non poniamoci limiti. Sento la fiducia della gente e della società, che me la danno nei momenti migliori e quelli più difficili».
PALLADINO «È cambiato il sistema di gioco, i principi, tanti calciatori. Oggi sono state fatte tante cose positive e tante altre da mettere a posto, soprattutto in difesa dove ci sono stati errori individuali. Sapevamo che il Parma è una squadra molto fresca, molto veloce e le insidie erano dietro l’angolo. Mi è piaciuto lo spirito di squadra e la compattezza che abbiamo avuto nei momenti di difficoltà nel secondo tempo. Dopo il pareggio avevo la sensazione potessimo anche vincerla. Non è un alibi, ma oggi abbiamo giocato su un campo veramente indegno, non all’altezza della Serie A; del Parma mi ha sorpreso la freschezza e la rapidità, evidentemente hanno avuto carichi di lavoro più leggeri rispetto a noi. Giocano molto in profondità, abbiamo cercato di correggere qualcosa nel secondo tempo quando loro sono calati fisicamente e noi siamo venuti fuori. Dopo l’espulsione siamo stati bravi a tenere botta fino alla fine: quando non puoi vincere, non devi perdere».
BIRAGHI «Il gol? La mia idea all’inizio era tirare sul primo palo. Ad oggi i portieri ti studiano tanto, pensavo avessero visto il gol dell’anno scorso con la Salernitana che più o meno era simile per traiettoria. Poi ho visto un po’ di spazio ed è andata bene. Lui (Suzuki, ndr) è veramente una montagna, era difficile trovare spazio… Per fortuna è andata bene».