Parma Calcio
Pecchia: «A Venezia servirà un’assunzione di responsabilità»
Conferenza stampa di vigilia per Fabio Pecchia che ha presentato il prossimo match di campionato del suo Parma, in campo domani a Venezia (ore 15:00).
Al “Mutti Training Center” di Collecchio, di fronte ai giornalisti locali, l’allenatore dei Crociati ha parlato della sfida in Laguna di fronte a una squadra «che sta vivendo un grande momento», che è reduce «da una grandissima partita», quella di Milano contro l’Inter, oltre che dalla vittoria casalinga con l’Udinese. Il Parma ha raccolto solo un successo in 11 match: si potrebbe dire che contro gli arancioneroverdi sarà una sfida da vincere a tutti i costi, ma Pecchia, almeno davanti ai microfoni, non ha voluto aumentare la pressione in vista di un delicato crocevia per la salvezza.
DIGIUNO PROLUNGATO «Anche se avessimo pareggiato (contro il Genoa, ndr) il periodo senza vittorie si sarebbe allungato. Una settimana intensa, ci sono stati i giorni per recuperare. La sconfitta brucia, ma abbiamo lavorato. Continuare a insistere a fare il nostro lavoro con entusiasmo».
SFIDA A METÀ CAMPO «Loro vengono da una grandissima partita contro l’Inter, oltre alla vittoria con l’Udinese. Hanno voglia di attaccare l’area con tanti uomini. A parte Osorio, che sarà fuori, gli altri ci sono: anche Anas è a disposizione. A centrocampo? Con l’assenza di Bernabé mi aspetto molto di più dai giocatori di quella zona di campo: anche dallo stesso Simon, che è in un grande momento, così come da Mandela e Nahuel. Ci vuole assunzione di responsabilità, sia a livello tecnico sia morale».
DI CHIARA «Gianluca è partito in ritardo rispetto al resto del gruppo. La sua condizione è sempre un po’ indietro, ma grande serietà all’interno del gruppo. È a disposizione e ci può dare una mano, mi auguro possa essere decisivo qualora venga chiamato in causa».
ESTERNI STANCHI? «La partita di Torino non li ho visti molto in difficoltà. Contro il Genoa è stata una partita diversa. Vedo un grande miglioramento da parte di Benek e poi una partecipazione, con ancor più forza, da parte di Almqvist e Cancellieri: devono spingere di più, abbiamo bisogno di esterni in grado di lavorare nella fase difensiva e di apportare qualità in fase offensiva».
UN CLIMA SERENO «La squadra ha bisogno di entusiasmo, non di un clima negativo. Lo conosco troppo bene questo gruppo: so di cosa ha bisogno. Poi la partita va giocata e dobbiamo pensare solo alla partita, e non alla classifica. Non bisogna isolare la squadra: la squadra deve rendersi conto del momento che viviamo. Le partite, per vincerle, bisogna fare qualcosa in più: è un aspetto sul quale lavoriamo. Bisogna insistere, perché è il nostro lavoro».
VINCERE «Ogni partita va giocata per i tre punti: sono qui da tre anni anni, chiedo sempre di giocare per i tre punti».
SOHM IN NAZIONALE «Una grande soddisfazione, sono contento per Simon perché ha lavorato sodo. Mi auguro che lo prenda come un punto di partenza. Prima c’è la partita di Venezia, poi affronteremo il periodo della sosta».
GLI INFORTUNI «Perdere due giocatori per il crociato è un caso fortuito. Però, l’aspetto fisico è evidente che questo campionato ci spinge a fare prestazioni totalmente diverse rispetto a quelle cui eravamo abituati. C’è una percentuale (di infortuni, ndr) altissima in ogni gruppo. L’anno scorso avevamo toccato i minimi storici: quest’anno, invece, fa parte del campionato che stiamo facendo».
ZERO TIRI «Partita non particolarmente bella (contro il Genoa, ndr). Due anni che non tiravamo in porta è una cosa eccezionale. Lavoreremo: domani dovremo evidentemente migliorare la prestazione».
SENZA ADRIAN «L’ingresso di Anas mi è piaciuto moltissimo: ha dato una buona spinta, ha creato. Ora pensare senza Bernabé… c’è un gruppo che lavora. Devo esaltare le caratteristiche del gruppo a disposizione, considerando che ho una base già abbastanza ampia ».
IL VENEZIA «Venezia è in un grande momento: ha un allenatore che vuole giocare, che vuole avere la voglia di proporre gioco. In più, è una squadra con grande fisicità nei singoli».
JOLLY CAMARA? «Bei ricordi, però ormai è il passato. La partita di domani è anche diversa, anche lo stile di gioco è totalmente diversa, sebbene i giocatori non siano cambiati tanto. Noi vogliamo continuare a giocare, con la maturità giusta e la consapevolezza del momento».