Parma Calcio
Parma, una nuova speranza. Ma la forza di Djurić non basta

La partita di Empoli, da cui il Parma non porta a casa nulla in termini di punti e classifica, almeno restituisce “una nuova speranza”: Milan Djurić.
I crociati hanno ritrovato il “cavaliere Jedi”, che dal suo arrivo nel Ducato era stato subito stroncato da un infortunio al collaterale ginocchio destro, che lo aveva tenuto in infermeria per 50 giorni. Ma il 35enne italo-bosniaco non si è abbandonato allo sconforto e ha lavorato sodo per tornare in campo e completare la missione salvezza. Tra l’altro, nel recente passato, i suoi gol (pochi, ma buoni) avevano sempre garantito il mantenimento della Serie A alle squadre italiane in cui aveva militato: Hellas Verona, Salernitana e Monza per fare l’impresa si erano sempre affidate al possente centravanti di Tuzla, che – altra curiosità –, ovunque sia andato, ha sempre segnato. In tutte le stagioni, con qualsiasi maglia: il Parma è l’11° differente club in carriera (il 5° in A, considerando anche il Cesena) per il quale Djurić ha messo a referto almeno una marcatura.
In una partita difficile, già di per sé bloccata dalla paura e poi messa in salita dall’espulsione di Valenti, le preghiere dei ragazzi di mister Chivu si sono affidate alla Forza del “cavaliere Milan” e sono state declinate con il tanto bistrattato mantra del «palla lunga e pedalare» . Ché, se hai un pivot à la Djurić, è quello che devi fare, specie in situazioni disperate. L’energia mistica del centravanti con il numero 30 per un attimo ha risvegliato anche la forza sopita nei compagni: statistiche alla mano, ha segnato un gol nell’unico tiro in porta (sebbene fortuito) della serata. Ma in 25’ giocati ha anche saputo: subire 2 falli, effettuare 11 passaggi; vincere 10 duelli (su 11), di cui 8 nel gioco aereo dove è maestro assoluto.
La strategia, però, al “Castellani” ha funzionato in parte. Complice sempre l’inferiorità numerica, Djurić si ritrovato da solo, abbandonato al suo destino, senza che nessuno degli altri “cavalieri” gialloblù sfruttasse i suoi suggerimenti nel gioco corto: e lo dimostrano che i suoi 11 passaggi o appoggi sono diventati precisi appena per il 36,4% proprio per la mancanza di un altro attaccante che andasse a prendersi la famigerata seconda palla o che aggredisse la profondità.
Gli 8 gettoni di presenza (260’ in campo da febbraio) indicano la via al Parma: la Forza di Djurić può essere il modo miglior per combattere il lato oscuro, rappresentato dal rischio retrocessione. Ma bisognerà saperla controllare e sfruttarla a dovere. Senza cross dalle fasce (come nella gestione Pecchia) o privo di un compagno nelle sue vicinanze (come ieri sera ad Empoli), Djurić da arma in più rischia di diventare inoffensivo.
(In copertina, Milan Djurić dopo il gol del momentaneo pareggio in Empoli-Parma, terminata 2-1 – Foto: Parma Calcio 1913)
