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Parma Calcio

Lavoro sugli esterni per creare nuovi Saka: ecco il Parma di Cuesta

lallenatore Mikel Arteta e il collaboratore Carlos Cuesta Arsenal

Con l’arrivo di Carlos Cuesta, il Parma si prepara ad una vera e propria rivoluzione, nel gioco e nei suoi interpreti.

Dopo una stagione dai due volti – all’inizio, con Pecchia alla guida, all’insegna del “bel giuoco”; poi, con Chivu, alla ricerca della concretezza e della solidità –, la squadra gialloblù andrà, di nuovo, incontro ad un cambio di rotta. Il mantra del neo tecnico crociato, infatti, sarà quello di cercare fluidità di gioco, interscambi di posizione, pressing offensivo e coraggio nelle giocate. Per far sì che quest’idea possa dare i suoi frutti sarà, tuttavia, necessaria la presenza di giocatori funzionali. Motivo per cui ci si aspetta un mercato che vada in questa direzione.

Tra tutti i reparti, quello offensivo sarà soggetto, molto probabilmente, ai maggiori cambiamenti, sia in termini di entrate che di uscite. Allo stesso tempo, gli attaccanti (in particolare, gli esterni) potrebbero essere i maggiori beneficiari dello stile del 29 maiorchino, a cui, nella sua ultima esperienza all’Arsenal, l’allenatore Mikel Arteta aveva affidato gran parte del lavoro sulle ali d’attacco della squadra: Bukayo Saka e Gabriel Martinelli gli alunni prediletti.
Lo spagnolo, infatti, aveva seguito a livello individuale questi due giocatori dall’immenso talento, contribuendo alla loro crescita e al loro definitivo salto di qualità. A Londra, il suo ruolo era quello di “allenatore dello sviluppo individuale”: mansione che lo ha portato a essere in diretto contatto con tutti i giocatori della rosa. Dai più giovani fino ai più anziani.
Vista la giovane età, il rischio era quello di non essere ascoltato; tuttavia, come testimoniato da alcuni suoi ex calciatori (Xhaka e Nuno Tavares), grazie alla personalità e, anche, alle abilità linguistiche (6 lingue parlate), Cuesta è riuscito a entrare nel cuore dei suoi calciatori, al punto da ricevere telefonate nel bel mezzo della notte dai suoi atleti, desiderosi di ascoltarne i consigli.

L’attitudine di Cuesta, unita a uno stile di gioco basato sul lavoro degli esterni, potrebbe convincere il presidente Kyle Krause ad investire fortemente nell’ultima zona di campo. Nell’attuale rosa del Parma, infatti, l’unica ala che sembra destinata a rimanere, e ad avere un ruolo importante, è Jacob Ondrejka, mentre il futuro degli altri pari ruolo appare segnato o molto incerto: Cancellieri farà ritorno alla Lazio, dopo la scadenza del prestito annuale; Mihaila, reduce da tanti infortuni, pare allontanarsi, o almeno così vorrebbe il suo procuratore; Almqvist non rientra nei piani, dato anche lo scarso utilizzo nella scorsa stagione; Man, infine, ha finito da separato in casa e l’esperienza parmigiana, dopo 5 anni, dovrebbe essere arrivata al capolinea, a patto che si trovi un acquirente. Tutti questi indizi, oltre al buon impatto avuto nella scorsa stagione (5 gol da fine gennaio), portano a considerare il 22enne svedese ex Anversa come l’unico indiziato a mantenere una maglia da papabile titolare nella prossima annata.

La necessità di rinforzare il reparto avanzato è chiara. Non è ancora trapelato nulla riguardo i nomi sulla lista dei desideri del nuovo tecnico crociato, ma ci si aspetta un lavoro importante in questo senso da parte di Cherubini, Pettinà & Co. Tra sogni irrealizzabili (ultimo, in ordine di tempo, Federico Chiesa: roba da fantacalcio) e primi interessamenti (i fratelli Sebastiano e Francesco Pio Esposito), i tifosi del Parma sperano in un mercato all’altezza delle aspettative, che possa regalare a Cuesta i diamanti da sgrezzare e da far brillare. Sperando di trovare la materia prima di cui è fatto Boukayo Saka…

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