Anche se è ancora molto presto per fare i primi bilanci, dopo quattro giornate di campionato la classifica di Serie B mostra già delle prime importanti indicazioni.

Il torneo cadetto, in questo momento, è guidato e chiuso da due squadre neopromosse: se per la Feralpisalò l’inizio di campionato è stato un incubo (0 punti in quattro partite e 0 gol segnati), per il Catanzaro invece il cammino nella nuova categoria è cominciato nei migliori dei modi. La squadra calabrese è al comando della Serie B, a 36 anni di distanza dall’ultima volta, con 10 punti raccolti in 4 partite in compagnia proprio del Parma, con cui condivide stessi punti e stessa differenza reti (+5). Proprio queste due formazioni si sfideranno nella gara di domenica (ore 16.15), al “Ceravolo” di Catanzaro, nel primo vero scontro diretto da zone alte di classifica.

L’inizio promettente dei giallorossi è frutto soprattutto del gran lavoro svolto dal tecnico Vincenzo Vivarini, che in due anni è riuscito a riportare il Catanzaro in cadetteria, dove mancava dalla stagione 2005/2006, terminata con la retrocessione in Serie C1, il conseguente fallimento societario e una lunga permanenza (di ben 17 anni) nella terza divisione del calcio italiano.
Ma la voglia di continuare a divertire e sognare, dopo l’ultima annata dei record, si è consolidata in questo inizio di stagione, in cui il tecnico abruzzese è stato capace di far esprimere al meglio una rosa formata con il giusto mix di esperienza e giovani di qualità. Un collettivo molto rodato che in campo gioca a memoria, in virtù della fiducia che l’allenatore sta dando al gruppo dell’anno scorso, come evidenziato dalle sue scelte in campo: nell’ultima sfida contro il Lecco ben dieci undicesimi dei giallorossi sono stati protagonisti della promozione in Serie B e della conquista della Supercoppa di Serie C 2022/2023.

Alla base del progetto dei giallorossi c’è la volontà di ripartire dall’organico della passata stagione: a giocatori importanti e di esperienza (quali Iemmello, Verna, Situm) sono stati affiancati prospetti di qualità, arrivati dal mercato: oltre agli esperti Donnarumma e Krajnc, sono arrivati in giallorosso i giovani Veroli, Ambrosino, Krastev e Oliveri (tutti classe 2003), D’Andrea (2004), Pompetti e Stoppa (2000). Innesti che non sono bastati ad abbassare l’età media (27,1 anni) della rosa del Catanzaro, ottavo in questa graduatoria per “anzianità” del gruppo.

La squadra giallorossa, nonostante preferisca viaggiare a fari spenti, ha tutti i mezzi per poter ricoprire un ruolo da protagonista in questo campionato. L’obiettivo principale, per una neopromossa, rimane anzitutto la salvezza, ma il primo vero test di questa stagione contro una squadra blasonata come il Parma servirà alle “Aquile del Sud” per osare a volare ancora più in alto oppure tornare con i piedi per terra.

(In copertina, l’undici titolare del Catanzaro che ha battuto lo Spezia alla 3ª giornata – Foto: U.S. Catanzaro 1929)