Il Parma, partita dopo partita, si sta mostrando sempre di più come una macchina da gol che segna senza interruzioni: 53 centri in 28 giornate (con una media di quasi due gol a partita).
Di questi, molti sono arrivati dopo azioni di squadra ben costruite o con giocate individuali ma anche i calci di rigore hanno una parte rilevante. I gialloblù sono la squadra che, fino a questo momento, ha sfruttato di più questa situazione: sono ben 9 i rigori fischiati a favore del Parma in campionato al pari del Sulüdtirol, e questo fondamentale rappresenta una certezza, soprattutto se dal dischetto si presenta Adrian Benedyczak. Un cecchino. Il polacco, infatti, ha trasformato tutti i 6 rigori calciati in questa Serie B: considerando sia il torneo cadetto che la massima serie, solo l’interista Hakan Çalhanoglu (7) e l’altoatesino Daniele Casiraghi (9) hanno realizzato più reti dal dischetto nella stagione in corso. Il numero 7 dei Crociati, che a Terni è andato a segno per il terzo weekend di fila, è già in doppia cifra. E a quota 10 gol ha raggiunto Dennis Man, il rigorista designato in assenza di Benek e autore degli altri tre penalty del Parma: due realizzati (contro Sampdoria e Südtirol) e uno sbagliato (contro il Modena, all’andata).
Se avere a disposizione un calcio di rigore può rappresentare un notevole vantaggio, è altresì vero che questi vanno realizzati e nel calcio moderno non è mai scontato. Pecchia è il suo Parma, nella corsa verso la promozione in A, avrà ancora bisogno della freddezza del polacco che dagli undici metri è una sentenza.