Un Parma bipolare batte in rimonta il Pordenone. La squadra di Iachini ha due volti: spento, senza grinta né voglia di stupire nel primo tempo; determinato, spregiudicato e finalmente divertito e divertente nella ripresa.
Per fortuna il lato migliore si è rivelato nei secondi 45′, determinanti per sbrogliare una situazione di impasse, al cospetto della penultima forza della Serie B, piuttosto imbarazzante.
Tre punti che riportano il sereno in casa dei Ducali, ma che non dissipano le nubi che restano sempre lì, incombenti e minacciose, a presagire un temporale pronto a tornare da un momento all’altro.
SORPRESA TATTICA Nessun modulo camaleontico e niente difesa a tre. Iachini, a sorpresa, abbandona il 3-5-2, ormai marchio di fabbrica, e vira su un 4-3-1-2 più offensivo. Ritrova spazio Man, che agisce da fantasista alle spalle della coppia d’attacco Simy-Bonny; panchina iniziale per Tutino, Pandev e Benedyczak. A centrocampo il tecnico crociato, privo di Cassata, fa ruotare gli interpreti assieme all’intoccabile Vazquez: rilanciato Juric, prima chance dall’inizio per Bernabé. Rispoli e Cobbaut i terzini, Danilo e Osorio i centrali a comporre la difesa davanti a capitan Buffon.
45′ DA INCUBO Le novità di formazione non mostrano un Parma diverso dal solito in gioco e atteggiamento. Anzi, i primi 45′ sono un incubo simile a quello già vissuto nelle ultime gare interne. Con l’aggravante di avere di fronte la penultima della classe, che al 12′ si porta pure in vantaggio. Di Serio raccoglie e addomestica un pallone vacante sui 20 metri: controllo e tiro, che anticipa anche il tentativo di contrasto di Bernabé, e pallone che s’insacca nell’angolino basso alla sinistra di Buffon.
Per vedere la risposta del Parma bisogna aspettare il 33′: una buona trama offensiva porta alla conclusione dal limite Juric, ma sulla traiettoria c’è una deviazione della difesa dei friulani che alza il pallone in corner. Dal corner seguente, i Crociati perdono palla e lo stesso Juric è costretto a rincorrere e a prendersi il cartellino giallo, che gli farà saltare la trasferta di martedì a Cremona. E così i “ramarri”, al netto del primo tempo confusionario del Parma, provano ad approfittarne al 37′, cercando addirittura il raddoppio: Cambiaghi si mette in proprio, si accentra e con un mancino insidioso dal limite testa i riflessi di Buffon, decisivo con un balzo felino alla sua sinistra. Bastano questi indecenti 45′ (più uno di recupero) per far partire dalla Curva un “invito” a tirare fuori gli attributi.
PANDE(V)MONIO Iachini cala la carta Pandev al rientro dagli spogliatoi (gli fa spazio l’impalpabile Bonny) ed è del macedone il primo squillo, al 3′ della ripresa, con un tiro alto dopo l’assist liftato su punizione di Vazquez.
Sin dalle prime battute si vede un Parma con un piglio diverso. Testimonianza ne è la staffilata, forte e precisa, di Rispoli che, al 7′, centra in pieno il palo alla sinistra di Perisan con un destro al volo dal limite. Il pareggio è solo una questione di minuti e si materializza al 10′: giocata a tre che parte da Man, che apre a sinistra per Vazquez, sul cui traversone rasoterra si avventa l’eterno Pandev che, di prima intenzione, fulmina Perisan per il suo primo gol in crociato.
L’1-1 rinvigorisce i ducali, che al 20′ creano i presupposti per il raddoppio: filtrante di gran classe di Bernabé, Simy cestina tutto non inquadrando nemmeno lo specchio della porta. Poco male, il 2-1 arriva lo stesso al 22′: fa tutto da Man che dalla sinistra serve in posizione accentrata Pandev, il cui tiro (deviato da un difensore) viene respinto corto da Perisan, e proprio Man ringrazia e insacca a porta sguarnita.
L’uno-due micidiale taglia le gambe al Pordenone, che stacca la spina. Non passano neanche 60″ che la squadra di Tedino commette un grossolano errore che costa il 3-1: si batte da centrocampo, Sabbione calcia addosso a Vazquez che s’invola in porta e trafigge ancora il portiere neroverde. Al 28′ risposta friulana affidata a El Kaouakibi che ubriaca coi suoi dribbling il neoentrato Delprato (fuori Man e Pandev, per infortunio), ma sulla sua strada c’è il piedone di Buffon. I titoli di coda sulla partita calano definitivamente al 34′ quando, da un lungo lancio dalle retrovie di Osorio, Benedyczak approfitta dell’ingenuità di Perri e, arrivato sul fondo dell’area, fa passare la palla tra il primo palo e un Perisan tutt’altro che immune da colpe. In questa stagione, quattro gol il Parma li aveva segnati solo al Pordenone, nella gara d’andata.
PARMA-PORDENONE 4-1
Reti: pt 12′ Di Serio (Po); st 10′ Pandev (Pa), 22′ Man (Pa), 23′ Vazquez (Pa), 34′ Benedyczak (Pa)
PARMA (4-3-1-2): Buffon; Rispoli, Danilo, Osorio, Cobbaut; Vazquez (35′ st Sohm), Juric, Bernabé (29′ st Schiattarella); Man (26′ st Delprato); Simy, Bonny (1′ st Pandev, 26′ st Benedyczak).
A disposizione: Colombi, Balogh, Brunetta, Tutino, Coulibaly, Oosterwolde, Correia. All. Iachini.
PORDENONE (4-3-1-2): Perisan; Andreoni (13′ st El Kaouakibi), Sabbione, Bassoli, Perri; Lovisa, Vokic (13′ st Zammarini), Torrasi (30′ st Deli); Cambiaghi; Butic (30′ st Iacoponi), Di Serio (13′ st Candellone).
A disposizione: Bindi, Barison, Pellegrini, Onisa, Anastasio, Dalle Mura, Sylla. All. Tedino.
ARBITRO: sig. sig. Camplone di Pescara.
ASSISTENTI: sig. Sechi di Sassari e sig. Garzelli di Livorno.
NOTE: stadio “Ennio Tardini” di Parma. Spettatori: 4.614 (di cui 3.074 abbonati), incasso: 46.173,02 euro. Ammoniti: al 34′ pt Juric (Pa), al 5′ st Andreoni (Po), al 15′ st Bernabé (Pa) per goco falloso. Corner: 7-8 (4-5). Recupero: 1′ pt, 3′ st.