La rovesciata di Pellè che illumina il primo tempo del “Tardini”, legittimando il vantaggio del Parma. Le occasioni sciupate da Man. Karamoh e Mihaila non si vedono mai. I cambi di Ballardini e la doppietta di Scamacca nella ripresa risvegliano il Genoa e mandano nello sconforto i crociati.
Poche sufficienze nei voti e nei giudizi di Lorenzo Fava per le pagelle di Parma-Genoa.
SEPE 6 Impotente sui due gol di Scamacca, che nella ripresa regalano la rimonta da tre punti al Genoa. Per il resto non ha momenti per “sporcare i guanti”; dimostra la solita sicurezza nel gioco con i piedi.
CONTI 5,5 Disputa una partita prevalentemente difensiva, limitando al massimo le sortite offensive. In occasione del primo gol del Genoa concede spazio con troppa facilità a Destro sulla sua fascia: un peccato veniale che costa caro al Parma.
OSORIO 6 Tratto in inganno dal contro-movimento di Scamacca, che lo “chiama fuori” dalla linea difensiva, spianando così la strada al secondo gol. Una macchia, l’unica, su una prestazione senza sbavature e con una marcatura a uomo sempre attenta sugli attaccanti che aveva di fronte.
BANI 5,5 Scamacca lo travolge, lui resta a terra, ma sul tiro-cross di Zappacosta, quando si rialza, si dimentica di marcare il centravanti, che insacca. Assolto in occasione della seconda rete, poiché si trova a dover accorciare su Pjaca, dopo l’uscita di Osorio: un movimento che permette a Scamacca di vedere la porta, mirare, tirare e segnare ancora.
(dal 25′ st) Gagliolo 6 Difende con ordine e sbroglia nelle (poche) situazioni di mischia che il Genoa crea in attacco nelle fasi finali.
PEZZELLA 5,5 Protagonista, prima, nel bene e, poi, nel male. L’1-0 si genera da uno dei suoi temibili traversoni. Ma sul cross di Destro si dimentica di Zappacosta, che serve poi a Scamacca la palla del pari. Croce e delizia.
(dal 35′ st) Busi 6 Si fa notare, appena entrato, con un cross che è un invito a nozze che Man non coglie. Il migliore dei cambi.
KUCKA 6 Protagonista dell’assist in occasione del gol di Pellè con una precisa sponda aerea. Pronti-via, nella ripresa, arriva sulla sua testa la palla del possibile raddoppio, ma non inquadra la porta. Come sempre, è l’ultimo ad arrendersi.
BRUGMAN 6 Se nei primi 45′ di gioco la squadra gira è anche merito delle sue geometrie. Poi cala e perde anche qualche pallone di troppo. Prima di uscire con un tiro in controbalzo mette in risalto i riflessi di Perin.
(dal 35′ st) Hernani ng Entra quando i buoi sono ormai scappati .
KURTIC 6 In una partita fisica i suoi centimetri e i suoi chili si fanno sentire. Ispirato dopo l’intervallo quando scodella in area un buon pallone per Kucka.
(dal 35′ st) Zirkzee 5 Pochi minuti a disposizione per farsi notare – è vero – ma in mezzo a una difesa di “marpioni” come quella del Genoa non vince nemmeno un duello.
MAN 5 Si crea una bella chance in apertura, ma la spreca con un tiro troppo debole per far male a Perin. Gliene capita un’altra nella ripresa, ma il colpo di testa non è il suo forte. E si vede.
PELLE’ 7 Torna al gol in Serie A a distanza di 3379 giorni, dopo la prima e unica volta (era il 18 dicembre 2011). E lo fa con una magia: una rovesciata in stile “Figurine Panini”. Nella ripresa lavora bene diversi palloni per i compagni: è sempre al centro del gioco. Indispensabile.
KARAMOH 5 Il Genoa concede pochi spazi, lui ne soffre tremendamente. Si applica in fase di non possesso, ma non si rende quasi mai vivace nelle manovre offensive dei crociati. Fantasma.
(dal 19′ st) Mihaila 5 L’asso nella manica, conservato per la ripresa da d’Aversa, non entra mai in partita. Poco assistito, tocca un numero risicato di palloni. In pratica non si vede mai. Carneade.
All. D’AVERSA 6 Ritocca leggermente la formazione vittorios con la Roma. Le risposte (positive) nelle prima frazione, dominata dai crociati, arrivano. Ma, nella ripresa, arriva anche il calo mentale e la solita rimonta, che costa la sconfitta. I cambi dalla panchina non incidono. Sfortunato.
(In copertina, un duello aereo tra Osorio e Destro – Foto credt: Parma Calcio 1913)