MILANO – Le pagelle di Inter-Parma (clicca qui) promuovono pochi crociati nella sconfitta di San Siro,
Bene capitan Delprato, così come Sohm; a Cancellieri la palma del migliore. Sotto tono Man, che si sveglia tardi, e anche Bonny, che non si vede quasi mai.
SUZUKI 6 Incolpevole sui tre gol, fa un mezzo pasticcio per una presa difettosa su un cross di Dimarco, è autore di due belle parate (una su Çalhanoglu nel primo temo e una su Lautaro nella ripresa). Nella sua partita c’è un po’ di tutto.
HAINAUT 5,5 Maltrattato a destra da un concorrente “ingiolabile” come Dimarco, a cui forse avrebbe dovuto concedere meno spazi. Non c’è in marcatura su Thuram sul 3° gol, ma il Parma opta il castello sui piazzati. Termina la ripresa da esterno sinistro per contenere lo strapotere di Dumfries in campo aperto.
DELPRATO 6 Costretto a spostarsi sul centro-sinistra con l’uscita di Balogh: compie più di qualche recupero in area, alla sua maniera, per evitare guai peggiori. Capitano coraggioso.
BALOGH ng Non fa in tempo a entrare in partita: è costretto a uscire per guai muscolari.
(12’ pt) Leoni 5,5 Dimostra di non sentire troppo la pressione dei 71.879 presenti alla “Scala del calcio”. E non è poco per un 17enne. Però, è lui a tener in gioco Barella sul 2-0 per una questione di millimetri.
VALERI 5 In ritardo nella chiusura sul legno sverniciato da Dumfries, messo a sedere da Barella in occasione del 2-0, calcia in modo inguardabile una punizione indiretta che resterà impressa come gesto di rara bruttezza.
(29’ st) Valenti ng Mette nelle gambe i suoi primi 20’ (recupero incluso), senza infamia e senza lode, in un finale di gara che non ha più nulla da dire.
KEITA 5 Dopo meno di una decina di minuti sbaglia uno stop che spiana la strada a Lautaro ed è costretto a stenderlo al limite dell’area: per sua fortuna, il VAR corregge la decisione di Abisso. Ma la solita ammonizione lo condiziona e condiziona anche Pecchia, che lo toglie dopo un’ora di gioco.
(14’ st) Hernani 6 Sbaglia un paio di palloni appena entrato, poi fa il fantasista e dà il là all’acuto che vale almeno il gol della bandiera.
SOHM 6 Imbastisce le due transizioni che rendono pericolosi i crociati nel primo tempo. Peccato per il tiro non troppo convinto che, se calciato diversamente, avrebbe forse potuto restituirgli una meritata gloria. Ispirato.
MAN 5,5 Invisibile nei primi 45’, più sciolto nei secondi. Entra nell’azione del gol, costringendo Darmian ad un anticipo disperato che finirà con un tiro nella propria porta. Oltre a quello scatto, se ne ricorda un altro per un pallone smistato in avanti a Cancellieri quando il passivo era solo di due gol.
MIHAILA 5,5 Rilanciato da titolare dopo i 90’ in panchina contro la Lazio. È apprezzabile per la sua abnegazione in fase difensiva. Si prende gli applausi nella ripresa per un recupero palla al limite della propria area di rigore. Ma in fase offensiva la sua stella non brilla mai.
CANCELLIERI 6 Dal suo sinistro viene scagliato l’unico tiro in porta dei crociati: Sommer con una pronta respinta gli nega il primo gol in trasferta. Ci riprova nella ripresa, ma con il destro ha meno dimestichezza. Corre tanto e dietro a tutti anche stasera. Instancabile.
(29’ st) Haj Mohamed ng Pecchia lo imposta da mediano e di palloni giocabili dalle sue parti ne passano ben pochi. Impossibile dargli un voto.
BONNY 5 Il suo riferimento è di facile lettura per il terzetto di difesa nerazzurro. L’unico spunto, a metà primo tempo, quando esce dalle marcature e duetta con Sohm: ma lo fa solo in questa circostanza. Fuori dal coro.
(14’ st) Almqvist 5 Sbatte contro il muro della difesa nerazzurra: fatica a trovarsi gli spazi per aprire pertugi in un attacco “spuntato”.
All. PECCHIA 5,5 Alla centesima panchina non segue un risultato positivo. Nessun rammarico e qualche motivo per tornare a casa contento. Il suo Parma a San Siro non barcolla, però molla. Troppo superiore la qualità della formazione nerazzurra che stravince i duelli sulle fasce e in mezzo al campo, dove si è sentita la mancanza rispettivamente di Coulibaly e di Estévez: le loro esclusioni sono l’unico capo imputabile. Per la terza settimana la partita finisce 3-1, ma come contro l’Atalanta è una sconfitta: senza appello.