L’infortunio, la condizione non ottimale e le critiche sembrano solo un lontano ricordo. A piccoli passi Crocefisso Miglietta si sta impossessando del centrocampo del Parma, complice anche le precarie condizioni di alcuni compagni di reparto. L’assist di domenica per il gol Baraye è una rivincita personale, anche contro i fischi del Tardini con cui ha dovuto convivere nelle ultime due partite.
“Abbiamo iniziato il nuovo anno bene, con due vittorie, ma mancano ancora tante partite. Sino a fine febbraio ne abbiamo una decina, in cui dobbiamo cercare di raccogliere più punti possibili, perché è a marzo che si deciderà il campionato. A livello personale sono contento di aver trovato continuità finalmente, ma la cosa importante è la squadra, fare punti e rimanere distaccati dall’Altovicentino, che sta tenendo il passo. Domenica mi ha fatto piacere portare al gol Baraye, che è stato bravo a segnare, ma conta la squadra, non il singolo. I singoli stanno aiutando tutto il gruppo. Con le sole individualità non vai da nessuna parte. Il segreto di questo Parma sta proprio qui: giocatori bravissimi stanno ragionando da collettivo, accettando, nel caso, anche di non giocare qualche gara. Pure io non mi ritengo un titolare fisso. Dobbiamo raggiungere il prima possibile la promozione, per mettere la società nelle condizioni ideale per programmare la prossima stagione. Io resterei volentieri, non ci piove. Qui a Parma ci sarà la fila per venire a giocare con questa maglia”.