Tutto congelato in attesa di una risposta da parte di Fabio Pecchia.
Il Parma è in un limbo, con il calciomercato in stand-by e il ritiro pre campionato che parte tra poco più di due settimane. Un clima di incertezza che ha spiazzato tutti, da Vaeyens e Pederzoli (uomini mercato) per finire al presidente Krause. Il tecnico di Formia prende tempo, il rinnovo del contratto richiesto durante l’incontro della scorsa settimana con il patron americano è pronto per essere firmato, ma al momento non c’è risposta. A quanto pare non è solo un problema economico, ma anche di programmazione e scelte tecniche (calciomercato), perché l’obiettivo dell’allenatore di Formia è quello di vincere subito e tornare in serie A. E per farlo non serviranno solo i giovani e gli stranieri.
Pecchia prende tempo, riflette e intanto ascolta le proposte di altri club, Frosinone in primis, dove la prima scelta sembra essere quella di Di Francesco, anche se al presidente Stirpe piace l’attuale allenatore del Parma.
In assenza di chiarezza e in attesa di una risposta che tarda ad arrivare, in questo momento il Parma è la “vittima” principale di questa situazione kafkiana. Il silenzio con la stampa della dirigenza gialloblù – poi – non aiuta a schiarire la situazione, ma gli effetti collaterali sono facilmente comprensibili e generano imbarazzo, oltre che “ingiustificati” ritardi nelle scelte di mercato.
Solo una risposta in tempi brevi da parte di Pecchia potrà sbrogliare la matassa e dare un senso a questa estate – l’ennesima – piene di dubbi e incertezze. Un atto dovuto nel rispetto del Parma, perché ulteriori ritardi generano solo problemi.