Parma Calcio
Cuesta, in attesa della firma primo summit di mercato

Ormai è fatta. Per Carlos Cuesta al Parma è solo una questione di minuti.
Lo spoiler, intanto, lo ha dato oggi alle ore 14.36 il presidente Kyle Krause con l’immancabile tweet (se ancora si può chiamare così) di annuncio impreziosito di “bandierine” e stretta di mano. Manca solo l’ufficialità della firma, per l’ appunto, che sancirà l’arrivo nel Ducato del 29enne spagnolo – il più giovane allenatore di sempre della Serie A a girone unico – con un contratto della durata biennale; stando alle prime indiscrezioni, l’ingaggio si aggirerà attorno al milione di euro. L’ok dall’Arsenal, dove era assistente di Mikel Arteta, nel frattempo è arrivato. Si passa alle cose formali.
Lo ha voluto fortemente l’AD crociato Federico Cherubini, che ne era rimasto stregato ai tempi della Juventus quando, nel 2018, lo spagnolo aveva ricoperto il ruolo di vice allenatore dell’Under 17 e, per un breve periodo, anche quello di collaboratore di Pecchia nell’Under 23. E chissà cosa ne penserà il tecnico di Formia, destinato a rimanere ad aspettare una chiamata dalla Serie A mentre continua a essere sotto contratto con il Parma fino al prossimo 2027… Ma questa è un’altra storia.
Proprio Cherubini ha accolto el niño prodigio, ieri, al suo arrivo a Parma da Londra: una cena per ritrovarsi, certo, ma nella mattinata odierna anche un primo summit di mercato, laddove il Parma è chiamato non solo a difendersi dalle insidiose richieste avance per i propri talenti ma anche a prendere dei rinforzi.
Insieme, Cherubini e Cuesta hanno iniziato a pianificare. Si va verso un cambio di rotta, l’ennesimo, che porterà a una virata sulla “dogmatica” difesa a 4, la volontà di imporre il proprio gioco sugli avversari e di arrivare alla vittoria divertendo e con una squadra giovane. Una scelta in (netta) controtendenza rispetto a quanto impostato faticosamente da Chivu, il cui arrivo era stato deciso per capire che, per salvarsi, la soluzione migliore per questa squadra era ascrivibile ai concetti di “densità in mezzo al campo”, “compattezza tra i reparti” e “abbassamento della linea difensiva” che tanto avevano giovano al collettivo e ad alcuni singoli. Delprato, Leoni, Valenti, Keita, Pellegrino ma anche gli esterni Hainaut e Valeri i maggiori beneficiari: anche loro, se il mercato non li sottrarrà, dovranno ripartire dalla nuova-vecchia filosofia. Il nuovo corso del Parma ripartirà da zero. Anche Cuesta volta.
