Quella crociata è la decima maglia indossata nella carriera di Jasmin Kurtic. Da ieri lo sloveno è in città, ha sostenuto le visite mediche e in giornata (oggi compirà 31 anni) metterà nero su bianco sul contratto che lo legherà al Parma fino al giugno 2022. Affare fatto, un’operazione da 4 milioni di euro (nelle casse della Spal), prestito con obbligo di riscatto.
Andiamo a conoscere più da vicino il curriculum del nuovo centrocampista a disposizione di D’Aversa. Un giocatore che può ricoprire qualunque posizione del centrocampo, da regista basso a trequartista. Un tuttofare con il vizio del gol dato che in carriera ne ha segnati più di 20 (serie A). Un giocatore duttile, fisico e tecnico allo stesso tempo, che vanta 53 presenze con la nazionale della Slovenia: l’ultima apparizione risale al novembre scorso (Polonia-Slovenia 3-2).
Una storia articolata e variegata, quella di Kurtic: tutto ebbe inizio nel Bela Krajina, squadra slovena di serie B, una città al confine con la Croazia. Prime presenze e primi gol, tanto da attirare le attenzioni del Nova Gorica, squadra di serie A che gli può garantire uno stipendio decente, circa mille euro al mese. Gli bastano 15 presenze per richiamare le attenzioni degli osservatori internazionali, tra questi quelli del Palermo che nel gennaio del 2011 lo portano in Italia, dove raggiunge i connazionali Bacinovic e Ilicic. Già, l’amico Ilicic: lo stesso giocatore che dopo Palermo ritroverà all’Atalanta, insieme a Gasperini, l’allenatore che gli fece fare il definitivo salto di qualità e dove rimase per 3 stagioni (10 gol), impiegato spesso nel ruolo di trequartista. Quell’Ilicic che dopo poche giornate dal suo arrivo a Bergamo lo costrinse alla panchina e al successivo trasferimento alla Spal per una cifra di poco superiore ai 4 milioni di euro.
Sono 10 le squadre di Kurtic, come dicevamo all’inizio: Bela Krajina, Nova Gorica, Palermo, Varese, Sassuolo, Torino, Fiorentina, Atalanta, Spal e ora il Parma. Ha segnato ovunque (23 gol in A) e in tutti i modi (le punizioni sono uno dei pezzi forti), tranne a Gorica e a Sassuolo. Dettagli di un carriera in crescendo, tra serie A e B, dai mille euro della Slovenia agli oltre 500mila euro che percepirà nel Ducato. “Mi ispiro a Gerrard” le sue prime parole in Italiano nel 2010. Il tempo passa, gli idoli restano. Il presente è a tinte gialloblù.