Il gusto amaro di una sconfitta era un lontano ricordo fino alle ore 18 di ieri quando il Parma ha chiuso la trasferta di Venezia con un 3-2 che interrompe la lunga imbattibilità in campionato che durava da 16 partite.
Se si esclude la cocente sconfitta contro il Cagliari nella semifinale playoff dello scorso campionato, in serie B il Parma non perdeva una partita dal 18 marzo scorso, 2-0 a Como (gol di Cerri e Arrigoni). Da allora una cavalcata impressionante che è proseguita anche durante il ritiro estivo dove i crociati non hanno perso nessuna delle amichevoli disputate, compresa la Coppa Italia (3-0 in casa del Bari).
Il margine accumulato in questo avvio di stagione ha consentito ai ragazzi di Pecchia di mantenere il primato in classifica, seppur con distacchi ridotti al minimo.
Il 3-2 di Venezia non è un dramma, per di più contro un avversario che riteniamo tra i più attrezzati per il salto di categoria; ma da ogni sconfitta c’è sicuramente da imparare qualcosa, sia mentalmente che tatticamente. Al netto delle assenze (Estevez e Partipilo) e delle scelte dell’allenatore, iniziali e a gara in corso, che questa volta non hanno lasciato il segno.