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IACHINI: «Non voglio sentire parlare di squadra che molla»

IACHINI: «Non voglio sentire parlare di squadra che molla»

Le parole di Beppe Iachini alla vigilia di Vicenza-Parma, turno infrasettimanale del campionato di serie B, giunto alla 30a giornata.

Il tecnico non vuole sentire parlare della prossima stagione e ha ribadito che finché la matematica non lo consentirà più, lui e la squadra lotteranno per i playoff.
Ecco le parole di mister Iachini:

NON MOLLARE: “Non voglio sentire parlare di squadra che molla, che non ci crede e non va in campo per continuare a giocarsi tutte le gare al meglio alla ricerca del massimo dei punti come fatto fino ad oggi: non fa parte del mio dna né di discorsi fatti all’interno dello spogliatoio con il gruppo, al quale non posso rimproverare nulla. Non si transige sull’impegno, sulla crescita individuale e collettiva, alla fine vedremo quanti punti siamo stati capaci di portare”.

I NUMERI: “Nei numeri la squadra ha avuto una grande crescita, sia individualmente che collettivamente; siamo tra le prime difese assieme al Lecce e tra le squadre che crea maggiormente: nelle ultime 5 gare, abbiamo fatto 70 tiri e ottenuto 50 calci d’angolo. Se ci riconosciamo un difetto è il non saper sfruttare le occasioni; abbiamo giocato spesso con una squadra offensiva ma abbiamo mantenuto gli equilibri restando solidi”.

STAGIONE ANOMALA: “Tante cose non sono state usuali qui quest’anno, lo abbiamo detto spesso, non abbiamo avuto la possibilità di dare continuità al lavoro con tanti giocatori fuori ogni settimana. Nonostante ciò, la squadra è andata in campo a giocarsi le partite trovando la propria identità in tutte le gare ed è stata molto più vicina alla vittoria che al pareggio”.

IL FUTURO: “Quando sono arrivato qui ho detto che il progetto fatto con la società è di un anno e mezzo, poi ai ragazzi è stato detto che il campionato è questo e vogliamo giocarci le nostre chance fino all’ultimo e lo faremo: nessuno parla dell’anno prossimo, non mi interessa, ora mi interessa giocarci le partite al meglio, vedere la squadra che in ogni partita mette anima e organizzazione per fare punti, questo è quello che chiedo alla squadra”.

POST CITTADELLA E RIGORE SBAGLIATO: “Quando sei sotto per un rigore dopo i primi 25 minuti fatti bene, alla prima mezza occasione vai in svantaggio e puoi accusare il colpo, ma poi la squadra è cresciuta, ha giocato e ha costruito occasioni per il vantaggio, al di là del rigore. C’è rammarico. I rigoristi si sono consultati, Vazquez aveva preso un colpo al costato e ha parlato con Brunetta che è uno dei migliori nei calci piazzati, come visto sul gol di Juric. I giudizi sarebbero stati diversi e si sarebbe parlato di squadra che ha ribaltato la partita con il giusto atteggiamento, per due centimetri la palla va sulla traversa invece e si dice l’opposto.

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