Il centrocampo rispecchia l’anima di una squadra e ieri a Terni i due interpreti della mediana del Parma hanno confermato a pieno questa tesi.

Adrian Bernabé e Nahuel Estévez, i due piloti del reparto di centrocampo, hanno guidato la squadra in una partita che era iniziata in salita. Ma una volta tanto (la terza su undici situazioni di handicap) il Parma ha saputo risalirla, proprio per effetto della rete dello spagnolo, autore del definitivo 1-1 al “Libero Liberati”. Quello contro la Ternana è stato il primo gol in questa stagione per il talentino ex Manchester City; il sesto complessivo in maglia Parma; il quarto segnato da fuori area.
In un anno di partite giocate, il centrocampista catalano ha dimostrato all’intera cadetteria il suo miglior biglietto da visita: il tiro (con gol) da oltre i 16 metri. Chiedere per credere ad Alfonso, Gori (due volte) e Iannarilli, portieri (attuali o ex) di Spal, Como e Ternana che sono stati giustiziati in questo modo: le due punizioni vincenti rifilate ai lariani o i tiri mancini – aperti sul secondo palo (come fu il primo rifilato ai ferraresi) o secchi e radenti sul primo (come quello alle Fere) – sono il manifesto del ricco repertorio del numero 16 crociato, che ora proverà a inseguire il leccese Gabriel Strefezza, unico giocatore ad aver realizzato più gol da lontano (7) nello stesso periodo nel campionato cadetto.

Se il talento di Bernabé brilla a ogni tocco di palla, quello di Estévez forse è meno manifesto ma non per questo meno prezioso. Anche in Umbria l’argentino ha replicato la lodevole prestazione contro il Genoa.
Il “tuttocampista” Estévez, tutto cuore e tutta testa, con le sue geometrie e la sua disciplina tattica è stato il fulcro del gioco della squadra di Pecchia, toccando e ripulendo 70 palloni (di più soltanto Vazquez, con 86) e rivelandosi il primo giocatore della partita per passaggi positivi (59), palloni intercettati (4) e palle recuperate (12). Numeri che fanno capire l’insostituibilità di questo elemento nello scacchiere tattico. D’altronde, 23 presenze, 1 gol, 2 assist e 1634 minuti giocati basterebbero già per far capire che anche Pecchia sa di non poterne fare a meno.

(Nella foto, Estévez contro il ternano Palumbo – Foto: Parma Calcio 1913)