Dopo Pietro Strada è il turno di un altro grande ex gialloblù: Enrico Chiesa. Entrambe furono tra i principali protagonisti dell’ultimo derby Parma-Reggiana giocato al Tardini nel lontano 21 settembre 1996. In quella partita Chiesa segnò il gol del 2-1 su calcio di rigore, poi arrivò il pareggio di Tovalieri e due minuti dopo il gol partita di Zola (Ancelotti in panchina). Altri tempi, un altro Parma.
Da allora 21 anni di astinenza, ricordi e attese. Ripercorriamo con bomber Chiesa l’ultimo derby, sperando possa essere un portafortuna in vista della sfida di domenica prossima tra Parma e Reggiana, anche se c’è da fare un bel salto all’indietro, dalla serie A alla Lega Pro.
Se le dico Parma-Reggiana quale è il primo pensiero che le viene in mente?
“E’ un derby sempre sentito, adesso arriva in un momento delicato per entrambe le squadre. Per me è stato il primo derby importante. Segnai su rigore, ma sono passati un po’ di anni e ho dei ricordi un po’ sbiaditi. La Reggiana era stata appena promossa in A, fu una partita tirata, vincemmo grazie ad un gol di Zola. Lo stadio era tutto esaurito. Partite che ogni giocatore vorrebbe giocare”.
Oggi lo scenario è completamente diverso, dalla Serie A alla Lega Pro…
Si gioca in Lega Pro ma è una partita che vale molto di più. Comunque, è un po’ strano il derby all’ultima giornata. In carriera ho avuto la fortuna di giocare molti derby in Italia. I derby fanno parte della storia di un club”.
Come vive un giocatore la vigilia di una gara così importante?
“Sono partite che si preparano da sole, non potrebbe essere essere diversamente, ma bisogna essere bravi a trovare un certo equilibrio. In campo ci sarà tensione, soprattutto perché i tifosi ci tengono molto e i giocatori lo percepiscono”.
Come è cambiato il derby (e il calcio) negli ultimi 20 anni?
“Il calcio è cambiato tanto, la tv ha portato questo sport in tutto il mondo. Per conoscere un giocatore basta andare sui social. Ma la qualità è venuta un po’ meno, parlo di calcio giocato. Il calcio è cambiato come è cambiato il mondo. Ai miei tempi era un calcio meno frenetico”.
Quanto vale vincere un derby, soprattutto a ridosso dei playoff?
“Mi auguro che il Parma possa tornare a fare la storia del calcio. Mi auguro che per la tradizione possa tornare presto in A. La vittoria nel derby, che spero, vale il secondo posto e cambia totalmente i playoff. E’ una partita che conta tantissimo”.