MODENA – Al “Braglia” di Modena il risultato di 3-0, con cui i Canarini – guidati da due ragazzi (Battistella e Ponsi) alla prima rete in Serie B – battono meritatamente il Parma, è la prima vera batosta che deve far riflettere Osorio e compagni.
L’ANALISI Nell’assolato pomeriggio modenese, il Parma si scioglie come neve al sole, scoprendosi quanto mai fragile forse per la prima volta in stagione.
Crollano in un colpo solo la striscia di 8 partite senza sconfitte e quella di 4 trasferte senza subire reti (l’imbattibilità esterna di Chichizola si ferma dunque a 404′), sotto i colpi del Modena di Battistella e Ponsi, entrambi classe 2001. Parma brutto, soprattutto perché insolitamente incerto, incapace di costruire reali pericoli in area avversaria e che si è impadronito del pallino del gioco solo dopo il 3-0 avvenuto in apertura della ripresa. Il (terzo) gol di Ponsi smorza le velleità di rimonta, tanto che addirittura il primo tiro nella ripresa che “impegna” Seculin arriva a 10′ dal termine con Benedyczak.
Ci sarebbe tanto da dire, soprattutto sull’imbarazzo della retroguardia parmense in occasione dei gol subiti, che – fatta eccezione per il secondo, occorso su uno scivolone di Balogh – si è svelata timida e imprecisa sulle palle gol degli avversari, a quali non sono stati richiesti chissà quali giocate o arzigogoli. Modena oggi comunque migliore dei ducali sotto ogni aspetto: concentrazione, decisione, brillantezza tecnica e fisica depongono tutte a favore dei padroni di casa, che hanno avuto il merito di portare fin da subito la partita sui binari voluti, a differenza del Parma (davvero in difficoltà), che ha spesso accondisceso al gioco impostato dai canarini.
La Serie B è questa: nel più classico degli scontri tra Davide (un Modena in crisi) e Golia (il Parma sulla cresta dell’onda), ecco il più classico degli scivoloni, da cui non si esentano neppure Pecchia e i suoi, comunque sempre gli stessi che abbiamo apprezzato fino a oggi (come i 2.094 tifosi che hanno affollato la curva ospite anche oggi, senza smettere di incitare la capolista neppure per un attimo).
Ma non può essere una sola giornata storta a scalfire tutte le certezze che il Parma si era meritatamente costruito. Diceva Boskov: «Meglio perdere una partita 6-0 che sei partite per 1-0»; il Parma si è limitato a subirne 3.
LE SCELTE Confermate per dieci undicesimi le previsioni sull’undici di Pecchia: ci si poteva aspettare Čolak dal 1′, ma per la seconda consecutiva il riferimento più avanzato è Ange-Yoan Bonny, alla ricerca di un gol che gli manca in campionato da 477′, da quando sbloccò il match al Tardini contro il Südtirol. Per la 9ª volta nelle ultime 11 c’è Balogh da centrale, l’ungherese affianca il capitano di giornata Osorio, fresco di rinnovo. Sul lato destro della difesa è Coulibaly a fare le veci dell’indisponibile Delprato. Continuità ai 5 tra mediana e trequarti, quello cha cambia è la disposizione: stavolta parte Bernabé al fianco di Estévez con Sohm più avanzato. Man-Bernabé-Mihaila confermati per la 4ª partita di fila.
Tante le assenze tra i padroni di casa, cosicché nel 3-5-2 (a sorpresa) di Bianco si assiste a qualche novità: la più inaspettata è tra i pali con quel Seculin che all’andata neutralizzò Man dagli 11 metri.
SI METTE SUBITO MALE… La partita comincia su ritmi non vertiginosi, per usare un eufemismo. Il piano del Modena è chiaro: addormentare i ritmi per portare il match su un piano più congeniale. In difesa i canarini indugiano in un lungo possesso palla sotto – talora di sembianze “dezerbiane” con il pallone spesso statico nei piedi dei centrali – per chiamare la pressione del Parma, che però non si lascia indurre in tentazione.
Non è la partita che piace ai crociati né quella che sono abituati a fare. Infatti al 16′ i difendenti del Parma coprono male la zona centrale: passaggio scolastico nel mezzo spazio di destra per Battistella, che ha tutto il tempo di girarsi e battere dai 20 metri un Chichizola perfettibile. Concorso di colpe per tutta la catena di sinistra: con Estévez preso in mezzo dai centrocampisti avversari, Mihaila, Di Chiara e Balogh rimangono troppo conservativi e tentennano nell’affrontare il centrocampista avversario.
Il Parma però non c’è e in men che non si dica ne prende un altro: altro scolastico lancio a scavalcare di Ponsi dalla sua metà campo, scatto in profondità di Abiuso che al 23’ approfitta del malaugurato scivolone di Balogh. Strada spianata per l’attaccante sassolese, che mette a sedere Osorio con una finta e insacca per il più facile dei gol, con Chichizola stavolta incolpevole. Onestamente, un 2-0 meritato per i gemignani.
Il doppio svantaggio induce Pecchia a cambiare qualcosa per un Parma brutto, restio e pure un po’ ingenuo: Bernabé e Sohm si mettono sulla stessa linea per tentare di riempire maggiormente la trequarti; i due esterni si scambiano così da provare ad allargare il campo, con il mancino Man a sinistra e il destrorso Mihaila sul lato opposto.
La naturale trama della partita vuole che sia il Parma ora ad attaccare, e così è. Ma i nostri sono realmente pericolosi solo in una (doppia) occasione prodotta da una palla a rimorchio in area di Bonny raccolta da Coulibaly, che non trova la porta, susseguente conclusione da dentro l’area di Bernabé rimpallata della difesa ospite.
… E FINISCE PEGGIO Dopo una prima frazione in cui non si è salvato quasi nessuno, nella ripresa urgono volti nuovi: sono quelli di Hernani e Partipilo; ma il gialloblù più cangiante quest’oggi è quello del Modena.
Adattando un celebre spot: «Vuoi perdere facile? Ponsi Ponsi po-po-po». Non è nemmeno scattato il 2′ e arriva il gol del laterale destro, che sa di ko. La storia è sempre quella: dalla difesa parte un lancio sulla trequarti del Parma, che Gliozzi spizza senza affanno per l’accorrente Battistini, ancora piuttosto libero nel condurre il pallone fin al limite dell’area parmense, tutta la difesa collassa verso il centro attratta dal giovane modenese, rendendogli vita facile nel servire l’inserimento dalla destra di un colpevolmente solitario Ponsi, impeccabile nel battere Chichizola per la terza volta.
Dentro anche Čolak e Benedyczak per Man, oggi impalpabile, e un Bonny come sempre volitivo e indomito ma impreciso. La manovra rimane però farraginosa e imprecisa, costringendo Pecchia all’avvicendamento Osorio-Camara per provare a smuovere le acque e, con l’ingresso di un centrocampista per un centrale, viene arretrato Hernani sulla linea dei difensori.
L’istantanea del pomeriggio crociato è tutta nell’azione, una delle poche, costruita a 15′ dalla fine: Čolak mette un cross teso nell’area piccola, perfetto da spingere in rete, che però sbatte soltanto su Camara, incapace di deviarla in rete o controllarla a un passo dalla porta.
MODENA – PARMA 3-0
Reti: pt 16′ Battistella, 23′ Abiuso; st 2′ Ponsi
MODENA (3-5-2): Seculin; Riccio, Zaro, Cauz; Ponsi, Battistella, Gerli (46′ st Mondele), Palumbo (24′ st Bozhanaj), Corrado (24′ st Cotali); Gliozzi (12′ st Strizzolo), Abiuso (24′ st Magnino).
A disposizione: Gagno, Vandelli, Vukusic, Giovannini, Tremolada, Mondele.
Allenatore: Bianco.
PARMA (4-2-3-1): Chichizola; Coulibaly, Osorio (23′ st Camara), Balogh, Di Chiara; Bernabé, Estévez; Man (11′ st Benedyczak), Sohm (1′ st Hernani), Mihaila (1′ st Partipilo); Bonny (11′ st Čolak).
A disposizione: Corvi, Turk, Circati, Valenti, Hainaut, Zagaritis, Cyprien, Begić.
Allenatore: Pecchia.
Arbitro: Sig. Rosario Abisso di Palermo
Assistenti: Sigg. Valeriani di Ravenna e Lo Cicero di Brescia
Note: Stadio “Alberto Braglia” di Modena; spettatori 11.143 (di cui 2.094 ospiti); incasso totale di 136.294 euro. Ammoniti: Riccio (M) al 37′ pt per gioco falloso, 13′ st Osorio (P) per gioco falloso, 16′ st Battistella (M) per gioco falloso. Angoli 1-4 (0-3). Recupero: pt 1′, st 4′.