Deciso e speranzoso. E’ la vigilia di Venezia-Parma e Roberto D’Aversa è cosciente del momento difficile che sta attraversando il suo Parma (3 sconfitte di fila), e proprio per questo motivo ha deciso di utilizzare la “famosa” carota, piuttosto che il bastone, per gestire l’umore e la condizione dello spogliatoio. La gara di domani pomeriggio al Penzo rievoca nella memoria del tecnico il lungo inseguimento dello scorso anno in Lega Pro, proprio sui lagunari di Inzaghi, finito male nella stagione regolare, meravigliosamente nei playoff. Parma e Venezia sono due matricole ambiziose, che arrivano alla sfida di domani con l’umore opposto, ma D’Aversa sa benissimo che i margini d’errore sono ridotti all’osso.
Ecco le parole dell’allenatore crociato, raccolte dai nostri taccuini, durante la conferenza pre partita del primo pomeriggio al Centro Sportivo, poco prima dell’inizio della rifinitura:
LA FORMAZIONE: “Devo ancora decidere la formazione, dobbiamo valutare la condizione dei ragazzi anche in base agli acciacchi che ci sono stati, e fare scelte logiche per mettere in campo la squadra migliore per provare a portare a casa il risultato. Scaglia, Munari e Dezi hanno avuto problemini post gara, niente di grave, sono tutti a disposizione”.
LE TRE SCONFITTE: “Se le analizziamo, le tre sconfitte che abbiamo subìto sono diverse. Contro il Brescia c’è stato il diluvio, contro il Perugia abbiamo avuto un approccio sbagliato, mentre contro l’Empoli ci portiamo qualche aspetto positivo dalla prestazione messa in campo. Chiaro, non siamo contenti ma dobbiamo fare di tutto per uscire da questo momento”.
LA COMPATTEZZA: “Un allenatore è sempre soggetto a critiche, fa parte del mio mestiere e devo avere le spalle larghe per accettare critiche, a patto che siano costruttive. La cosa più importante in questo momento è la compattezza nei confronti della squadra, l’unità di intenti e l’appoggio nei confronti dei ragazzi che, tra l’altro, sta dimostrando di avere il nostro pubblico. Mi ha fatto molto piacere, ad esempio, che nell’ultima gara all’uscita di Nocciolini il pubblico lo abbia più applaudito che fischiato, nonostante il rigore sbagliato. Devo essere il primo a dover fare di tutto e dare il massimo per uscire da questa situazione. Poi sono anche cosciente del fatto che non c’è nulla che io possa dire che possa placare gli animi: l’unica cosa che può aiutarci sono i fatti, e dunque il risultato. Dobbiamo fare parlare il campo”.
L’ATTACCO NON SEGNA: “Analizzando le tre sconfitte, manca un po’ di serenità, e a volte ciò ti porta a commettere errori banali ma che possono risultare fatali. In questo momento paghiamo un reparto d’attacco un po’ in sofferenza per infortuni e condizioni non ottimali. Ci vuole pazienza, ben consci che non può durare in eterno, ma dobbiamo fare di tutto e basta poco, una situazione perchè si sblocchi tutto”.
IL VENEZIA: “Il Venezia è una squadra molto solida, ha subìto solo un gol, gioca con il 3-5-2 e sfrutta la forza fisica sulle palle inattive: si tratta di una squadra attrezzata. Sarà una partita difficile. Considerando il trascorso dell’anno passato, possiamo riprendere il cammino contro una squadra che abbiamo già affrontato, con la determinazione e la voglia di uscire da un momento difficoltoso”.