Prima Roberto D’Aversa e poi il capitan Alessandro Lucarelli hanno provato a spiegare l’umiliante sconfitta interna contro l’Ancona ultimo in classifica, al suo primo successo nel 2017. Ecco le loro parole:
D’AVERSA: “Le scelte fatte nella formazione sono dovute anche alle tre partite ravvicinate, ma il problema non è il sistema di gioco. Lo dimostra il fatto che, appena siamo passati al 4-3-3, abbiamo incassato i due gol. Ci sono giocatori che valgono il Parma ed è impensabile dare colpe a coloro che giocano di meno ed erano in campo. La partita è stata inguardabile da parte di tutti noi. Non credo si tratti di presunzione. Già altre volte abbiamo avuto dimostrazioni che, quando non diamo il massimo, soffriamo. Non abbiamo ancora la mentalità vincente della grande squadra. Le mie valutazioni tecniche di oggi sono state fatte proprio in ottica playoff, perchè ci saranno partite a volte ogni tre giorni. Dobbiamo cercare di ampliare la rosa per affrontare quelle partite.
Mi aspettavo risposte positive che oggi non sono arrivate. Mi preoccupa che una squadra importante come la nostra, a prescindere dall’avversario che abbiamo di fronte, abbia cali di questo tipo e una mentalità non ancora acquisita. E’ ovvio che soffriamo le piccole, ma non si può buttare un campionato prima. L’obiettivo principale, ora, è inseguire la serie B attraverso i play-off. Ci vuole, però, quella mentalità che oggi non abbiamo ancora. Oggi si è vista una squadra, l’Ancona, che ha dato tutto in campo e che ha vinto meritatamente. Io sono il primo responsabile, ma ho detto ai ragazzi che ognuno di noi è responsabile di quanto è successo oggi. Domani valuteremo tutto. Oggi era un importante banco di prova per aumentare il numero di giocatori da utilizzare nelle partite importanti, che si aspetteranno nei playoff. Se non si regge la pressione giocando in casa contro l’ultima in classifica, mi chiedo cosa succederà quando affronteremo le squadre più forti nei playoff. Oggi siamo stati deficitari e sporchi nei passaggi, non siamo mai stati all’altezza della situazione e, quando non riesci a gestire palla, vai in difficoltà. Siam partiti con tre dietro, proprio per costruire di più e giocando con due play avremmo dovuto gestire maggiormente il pallone”.
LUCARELLI: “Abbiamo fatto una figura di merda. C’è poca da dire, siamo stati ridicoli, abbiamo offeso la nostra società e i nostri tifosi. Forse non abbiamo ancora capito l’obbligo che abbiamo quando scendiamo in campo con questa maglia. Ci prendiamo tutte le responsabilità. Da domani mattina dobbiamo farci un bell’esame di coscienza. Serve umiltà. Se giochiamo così possiamo andare a casa già oggi ed evitare i playoff. Ci prendiamo le nostre responsabilità. Io prima della partita ho messo in guardia lo squadra, dicendo che noi nelle condizioni dell’Ancona abbiamo battuto la Juve, perché le motivazioni valgono di più degli stipendi. Forse il messaggio non è stato recepito bene, e questa è una responsabilità mia. Mi sento più responsabile degli altri, perché sono qui da dieci anni. Non sto qui a parlare della partita, perché non ha senso. Abbiamo distrutto il castello che avevamo costruito nell’ultimo mese, abbiamo rovinato tutto: quando giochi con presunzione e a marce ridotte, questi sono i risultati.
Non ci sono scusanti, abbiamo mancato di rispetto anche all’Ancona: forse pensavamo di fare i fenomeni perché noi siamo quelli belli, ricchi e famosi. E poi i risultati sono questi. In campo ci vogliono i coglioni, sia che si giochi contro la prima sia che si giochi contro l’ultima. Non esiste che una squadra che ha fatto la prestazione che ha fatto mercoledì, poi si presenti in campo nelle condizioni di oggi. Bisogna farsi un bell’esame di coscenza, dobbiamo tornare ad essere umili, perché altrimenti possiamo anche andare tutti a casa”.