Dalle prime due uscite amichevoli della pre season del Parma si direbbe che la fascia da capitano abbia trovato almeno un legittimo padrone.
Nahuel Estévez, argentino di 27 anni, è stato il condottiero dei Crociati nei test match disputati al “Viola Park” contro la Fiorentina (per altro, impreziosito dal gol che ha rotto il ghiaccio) e alla “Reiffeisen Arena” di Bressanone contro il Bochum. Il centrocampista di Buenos Aires, punto fermo del centrocampo, è divenuto una guida spirituale e carismatica anche per tutto spogliatoio, oltre che un beniamino della tifoseria e un fedelissimo di mister Pecchia, che di lui proprio non può fare a meno. E, come già anticipato il 19 luglio scorso (clicca qui), si è meritato la nomination per l’elezione del capitano della stagione 2023/2024.
Tuttavia, la sostituzione al 56′ di gioco dell’amichevole di sabato ha obbligato uno scambio fra l’uscente argentino e il subentrante Enrico Delprato, di 4 anni più giovane. Il difensore bergamasco, che stuzzica le fantasie dell’allenatore anche da centrale, ha già una stagione in più di militanza in maglia gialloblù/crociata e, inoltre, essendo uno dei pochi italiani in rosa, rappresenterebbe anche il profilo ideale battezzato dal club per creare un maggiore senso d’identità.
Quello da Estévez a Delprato potrebbe essersi rivelato un passaggio di consegne, chissà se solo formale o se anche ufficiale. Questa scena difficilmente la si rivedrà ancora in futuro, considerata l’indiscussa titolarità di entrambi i giocatori. Ma saranno sicuramente loro due i simboli della nuova stagione del Parma: al braccio dell’argentino o a quello dell’italiano verrà infilata la fascia da capitano, l’altro avrà i gradi del vice. Già l’amichevole di domani contro il Sassuolo chiarirà chi tra Estévez e Delprato ha scalato le gerarchie, qualora i due risultassero contemporaneamente titolari.