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ParmaTalk 7a puntata ospiti Manuel Nocciolini e Maurizio Compagnoni

Parma Calcio

Compagnoni (Sky Sport): «Sorprendente se il Parma arrivasse secondo»

Compagnoni (Sky Sport): «Sorprendente se il Parma arrivasse secondo»

La settima puntata stagionale di ParmaTalk, in onda ieri sui canali di SportParma (clicca qui per vederla), ha visto presente tra gli ospiti, oltre all’ex attaccante crociato Manuel Nocciolini, anche Maurizio Compagnoni, uno dei migliori telecronisti del panorama televisivo italiano.

Il giornalista sportivo di Sky – che ha commentato le ultime due partite del Parma contro Ascoli e Südtirol – durante il suo intervento in diretta ha usato parole al miele per la squadra di Pecchia, descrivendo in questi termini il percorso fin qui strepitoso di Delprato e compagni: «Non è una sorpresa, perché il Parma ha uno squadrone. Quando ho commentato Ascoli-Parma, vedendo il tridente titolare, mi sono detto: “Quanto è forte anche il tridente di riserva del Parma!”. Il potenziale offensivo è qualcosa di incredibile, ma anche a centrocampo: se contiamo che tra Estevez, Bernabé, Hernani e Sohm, uno deve fare panchina… Sono tutti giocatori che probabilmente giocherebbero titolari in molte squadre di Serie A. È una squadra che era già fortissima l’anno scorso e ora sta pagando il lavoro di Pecchia».

Secondo Compagnoni molti giocatori crociati sono già pronti per giocare nel massimo campionato italiano: «Se consideriamo che Mihaila, che adesso gioca pochissimo, l’aveva preso l’Atalanta, ci sono tantissimi giocatori che secondo me sono già pronti per questo salto. E se il Parma, come credo, dovesse andare in Serie A, basterebbero due o tre ritocchi ad hoc per renderlo molto competitivo».

Sulla crescita dei giovani: «Molti giocatori sono giovani e questo vuol dire che possono crescere da qui in poi. A me ieri ha impressionato Balogh che ha fatto secondo me una gran partita e un gran salvataggio che valeva come un gol, però l’ho visto concentrato, pulito e con personalità. Adesso è un certo tipo di giocatore ma magari a giugno fa il slato di qualità come me lo aspetto da Bonny. Con le potenzialità e qualità che ha non può aver fatto solo 2 gol in questo punto della stagione».

Il telecronista di Sky Sport ha inoltre aggiunto: «Lo scorso anno il Parma ha dimostrato il 50% del suo potenziale, come se fosse stato tutto un lungo lavoro per vedere i frutti in questa stagione, per la forza della squadra, per la profondità della rosa. Se il Parma potesse schierare una squadra “B”, arriverebbe nelle prime otto tranquillamente. È normale che facciano tutte le scaramanzie del caso, però mi riesce difficile pensare che a fine campionato il Parma non sia nelle prime due posizioni: anzi, sarebbe sorprendente se arrivasse anche secondo. Non vedo ad ora squadre in grado di dare fastidio al Parma. Forse il Venezia, e non credo il Palermo, nonostante l’ottima squadra ma decisamente inferiore ai crociati».

Soffermandosi sui giovani della squadra crociati ha descritto in questo modo i suoi “preferiti”: «Non è più giovanissimo, ma finalmente Man ha cominciato a tirare fuori il suo potenziale. Già lo conoscevo quando giocava in Romania e mi aspettavo un impatto diverso con il calcio italiano, anche se adesso sta tirando fuori il suo talento. A me piace molto Mihaila, ma ho visto che avuto un’involuzione negli ultimi tempi, ma un giocatore con quel controllo di palla e velocità può fare molto di più. Ho detto prima che Balogh ieri mi ha impressionato e a livello di talento puro il numero uno è Bernabé, ma anche Benedyczak ogni volta che lo vedo lo trovo migliorato. Anche Sohm, che all’inizio era irriconoscibile, adesso sta facendo la differenza. Ieri ho visto anche lo sloveno (Begic, ndr) che conoscevo solo di nome ma che è interessante. In generale c’è abbondanza di talento nel Parma e possono solo che migliorare».

Infine, una considerazione sul lavoro dell’allenatore Fabio Pecchia: «Io credo che lui possa arrivare in Serie A – così Compagnoni – con un’esperienza consolidata e con certezze. Alla Cremonese forse si è reso conto che sarebbe stato un salto nel buoi perchè sapeva che la squadra sarebbe stata smantellata visto i tanti giocatori che avevano in prestito e che andava completamente rifatta. Quando però ti chiama il Parma con una proprietà così ricca e generosa secondo me è stata una scelta saggia per la sua carriera rinunciare quell’anno alla Serie A con la Cremonese che sarebbe stato un salto nel buoi come è stato poi per i suoi successori. Lui è prontissimo per fare la Serie A, ne sono certo e poi ripeto la squadra è forte, il presidente investe tanto e lo scenario è diverso rispetto a quello di Cremona dove erano presenti 4 giocatori fondamentali che erano in prestito secco e poi sono andati via».

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