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Parma Calcio

COMMENTO: Parma, la crisi è certificata

COMMENTO: Parma, la crisi è certificata

La crisi è certificata: 3 sconfitte consecutive, un’involuzione preoccupante soprattutto dal punto di vista del gioco e dell’identità tattica. Empoli superiore, nell’organizzazione e nell’undici titolare. La vittoria dei toscani è meritata, anche se alcuni episodi, come il rigore parata da Provedel a Nocciolini, potevano riscrivere la storia di questa partita, malgrado l’Empoli abbia sempre dato la sensazione di poter segnare il terzo e quarto gol da un momento all’altro.
L’involuzione del Parma è apparentemente senza perché, sebbene possa esserci una diversa lettura dell’attuale momento e cioè che nelle prime due gare si è raccolto più di quanto si meritava (vedi Novara). E’ presto, troppo presto, per emettere le prime sentenze, per carità, ma per ora è evidente che tra il Parma e le squadre che ambiscono alla promozione (come Perugia e Empoli) c’è un gap tecnico e forse anche tattico, perché non ha senso continuare a giocare in un certo modo, produrre decine e decine di cross, quando poi non hai un ariete d’area di rigore (in attesa di Ceravolo) che la butta dentro. Calaiò ha altre caratteristiche, mentre Nocciolini forse sta pagando lo scotto del doppio salto di categoria (dalla D alla B). Incongruenze che colpiscono anche il centrocampo, perennemente in affanno quando si tratta di contrastare e proteggere la difesa.
E’ vero che i crociati hanno avuto un approccio diverso rispetto a Perugia, mettendo in campo più verve e determinazione, ma i limiti sono rimasti a galla. E le incertezze sembrano ingrossarsi col passare delle giornate, di pari passo con lo scoramento di un’intera piazza.
Il 2-1 finale lascia l’amaro in bocca, ovvio, ma è bene mettersi subito al lavoro e trovare le soluzioni, mettendo in discussione tutto e tutti, compreso il modulo tattico, perché il 4-3-3 sta evidenziando diverse crepe e forse lì davanti una sola punta è poca cosa.
Il campionato è lunghissimo, serve un’identità di gioco che possa aiutare la squadra a sopperire alle lacune emerse in queste ultime tre partite. E sabato si va a Venezia, sperando che la depressione non prenda il largo.
Il post scriptum è per le due tifoserie, gemellate da oltre 30 anni, che prima del fischio d’inizio hanno inscenato la classica sbandierata e colorato una serata opaca.

 

(Nella foto di Lorenzo Cattani il rigore sbagliato da Nocciolini)

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