Il castello è crollato all’ultimo assalto. Cremona doveva rappresentare il luogo della ripresa e dello slancio, invece si è trasformata in una trasferta amarissima che ha riproposto problemi già noti, su tutti la preoccupante sterilità offensiva. Anno nuovo, vecchi problemi. Il Parma non segna da quattro partite, l’ultimo gol risale al 22’ del primo tempo della sfida di Terni (1-1). Poi il deserto. Ma non è questo il problema principale della sconfitta odierna, perché quello che è successo allo Zini desta più di una preoccupazione. La squadra di D’Aversa ha inspiegabilmente regalato gli ultimi 20-30 minuti di entrambe i tempi. Più evidente il calo della ripresa con la Cremonese che è arrivata al tiro con facilità (più volte), prendendo d’assedio l’area avversaria, tant’è che in quei frangenti il gol sembrava potesse arrivare da un momento all’altro. E così è stato.
Sconfitta dolorosa, come tutte le altre sei. Ma questa fa arrabbiare tutti: D’Aversa, che nel post partita ha parlato di calo inaccettabile; i tifosi, accorsi in massa a Cremona (quasi 2mila); la dirigenza e il presidente Lizhang, presenti allo stadio Zini.
La prima partita dopo la sosta invernale è sempre ad alto rischio. Gli ingranaggi hanno bisogno di olio e certi meccanismi non girano come dovrebbero. In realtà il Parma visto a inizio primo e secondo tempo diffondeva fiducia e faceva ben sperare. Possesso palla, ampiezza di gioco, manovra veloce, difesa impeccabile… e Frattali inoperoso per un’ora. Insigne e Di Gaudio sono arrivati al tiro, ma solo loro. Calaiò si è mosso su tutto il fronte d’attacco e ha provato a ispirare gli esterni, ma alla fine zero tiri in porta. L’ingresso di Ceravolo (bentornato!) non ha cambiato la musica (è ancora presto), così come quello di Baraye che ha preso il posto di Di Gaudio, il più ispirato del tridente offensivo.
Il Parma perde (scavalcato in classifica proprio dalla Cremonese), il Frosinone e l’Empoli vincono; in attesa del Palermo. Le distanze si allungano, le preoccupazioni aumentano. Il calciomercato è una cosa, il campo un’altra. In attesa di Ciciretti, di almeno un altro colpo di mercato (un attaccante) e del migliore Ceravolo, perché il problema gol si sta trasformando in incubo.
(Foto parmacalcio1913.com)