Da obiettivo a sogno: il clean sheet per il portiere Zion Suzuki, sabato sera, in Parma-Atalanta sarà sicuramente molto meno scontato da raggiungere rispetto a quanto successo durante questa sosta per le nazionali.
L’estremo difensore nipponico – che, con la sua selezione, ha tenuto le “lenzuola pulite” contro l’Indonesia e che ha subìto 1 gol dalla Cina – avrà tanto di più da fare nell’anticipo della 13ª giornata contro la Dea, che arriverà al “Tardini” con la qualifica del miglior attacco del campionato.
I numeri, collettivi e individuali, della Bergamasca incutono un certo timore reverenziale: i nerazzurri non solo hanno il maggior numero di gol fatti (31) fra le 20 di Serie A, ma possono fare affidamento anche sull’attuale capocannoniere Mateo Retegui (11 gol) e sul quarto miglior marcatore, Ademola Lookman (6 reti, come lo juventino Dusan Vlahović). Una conseguenza quasi scontata per un collettivo costruito per far segnare i suoi principali artefici, gli attaccanti, quasi sempre incubo dei portieri che si trovano di fronte.
Chi più tira più segna. L’Atalanta interpreta alla perfezione questo mantra: nessuno nel massimo campionato ha effettuato dopo 12 turni così tante conclusioni (265) come la squadra di Gasperini, seconda, di poco, per le conclusioni nello specchio (187) alle spalle dell’Inter (191). Per dare un’idea più concreta: ogni 8,5 tiri o – se preferite – ogni 6 conclusioni indirizzate nello specchio della porta avversaria, il pallone finisce in fondo al sacco e fa gioire gli orobici.
Una media ben diversa da quella del Parma di Pecchia (un gol ogni 14,3 tiri complessivi) che deve anzitutto affinare la mira: su 229 conclusioni, solo 163 hanno sporcato i guantoni dei portieri avversari, mentre 16 si sono trasformate in gol.
Non sarà, dunque, un’operazione semplice per Suzuki e compagni – finora capaci di mantenere inviolata la porta solo una volta, il 6 ottobre, nel derby a Bologna –quella di resistere alla voracità e al’efficacia sotto porta delle bocche da fuoco dell’Atalanta, a secco solo il 30 agosto scorso, alla 3ª giornata, contro l’Inter (4-0), ma capace di segnare 74 gol nelle 32 partite dell’anno solare. Anche in questo caso nessuno ha fatto meglio della banda del Gasp, a +1 nella voce “gol fatti” nel 2024 persino sui campioni d’Italia dell’Inter.