Apolloni sfoglia la margherita alla ricerca dello soluzione che possa illuminare il cammino del Parma. Le soluzioni sono tante e variegate e forse proprio per questo motivo le difficoltà sembrano non trovare una soluzione definitiva. Il modulo 3-5-2, malgrado tutto, è una certezza, approvata e sottoscritta anche dal presidente Scala e da tutto lo staff dirigenziale, come ha sostenuto nei giorni scorsi anche l’ex Gedeone Carmignani all’interno della sua ribrica (“Il Gede risponde”). Detto questo, il tecnico crociato le sta provando tutte e anche oggi, durante l’amichevole contro la Fidentina (4-0) ha provato diverse soluzioni, o meglio, diverse coppie d’attacco. All’inizio Baraye-Evacuo (con quest’ultimo apparso un po’ sotto tono), poi Baraye-Calaiò (solo 8 minuti in campo) e infine Melandri-Calaiò. Prove tecniche in vista della trasferta di Fano, ma con uno sguardo rivolto al prossimo futuro, perché nella lista degli attaccanti c’è anche Guazzo, un giocatore che quest’anno sembra godere della piena fiducia del tecnico. C’è da dire che in queste prime 10 giornate di campionato Apolloni ha mischiato le carte più volte (vedi la coppia Melandri-Calaiò di sabato scorso contro il Mantova), lasciando le porte aperte a tutti, senza alcuna preclusione. Come dire, al momento nessuna bocciatura: c’è posto per tutti.
Le soluzioni non mancano, dunque, anche se ci sono da risolvere un’altra serie di problemi che riguardano gli altri reparti, dal centrocampo alla difesa. E’ solo un problema di uomini o il modulo penalizza le caratteristiche di alcuni giocatori? Dubbi e perplessità che Apolloni sta cercando di rivolvere al più presto, perché un’altra bordata di fischi sarebbe difficile da digerire.
(Nella foto Parma e Fidentina prima del fischio d’inizio – Foto Er)