Ripartire dal secondo tempo di Torino, anche perché è l’unica nota positiva delle ultime settimane. Perchè, tra deferimenti, sconfitte (6 consecutive), ultimo posto in classifica e infortuni vari, a questo Parma gira tutto storto. La panchina di Donadoni è in bilico, ma anche questa non è più una novità, anche se la società continua a manifestare piena fiducia nel tecnico bergamasco, anche perché a parte la sconfitta col Sassuolo è difficile considerarlo come il principale colpevole di questa situazione.
L’Inter di Mazzarri è una corazzata difficile da battere, ma proprio il confronto “impossibile” con una grande squadra potrebbe dare al Parma una spinta in più, quella decisiva per centrare la prima vittoria davanti ai propri tifosi. A Mazzarri mancheranno pedine importanti, così come al Parma, ma le due panchine sono profondamente diverse per tasso tecnico ed esperienza e dopo mercoledì sera l’inter è tornara ad annusare i profumi paradisiaci della Champions League (-1 dalla Lazio terza in classifica).
Tutto può succedere, nel bene e nel male. Per i crociati è una finale. Sugli spalti non ci sarà il clima festaiolo dell’ultima stagione, anzi, ma per 90 minuti è bene rimanere concentrati solo sul campo. Al resto ci penseremo domenica mattina. Un altro giorno, si spera quella della svolta, altrimenti prepariamoci a giorni di passione, in tutti i sensi.