Dopo la diretta streaming e in attesa del video integrale della conferenza stampa di presentazione della società “Parma Calcio 1913”, ecco le principali dichiarazioni dei relatori dell’incontro di oggi presso la sala stampa dello stadio Tardini, gremita di giornalisti, imprenditori, sostenitori e tifosi.
Guido Barilla: “Sono emozionato, mai avrei immaginato di essere qui. Sono uno sportivo da quando sono nato, ma non ho mai fatto il calciatore. Sono un tifoso televisivo. Qui c’è un gruppo di amici, entusiasti per cominciare una storia diversa. E’ un nuovo inizio. Una storia fatta da persone con grande passione per la nostra città. Vogliamo che la nostra città risorga e il calcio è importante in questo senso. Quello che è successo in passato è estremamente triste. La parte tecnica sarà affidata ad altri, a professionisti. L’idea di Parma Cacio 1913 è nata a metà febbraio, abbiamo costruito il progetto. Ad un certo punto, durante le aste, ci siamo detti fermiamoci. Abbiamo sperato che una delle due cordate avesse avuto successo. E’ un’avventura personale, non ha nulla a che fare con la società Barilla. Io lo devo al Parma calcio, per quello che rappresenta per la città, per i tifosi e la città. Sono milanista, ma non vuol dire nulla. Il centro sportivo di Collecchio? E’ importante per la squadra ma sta seguendo un iter delicatissimo. E’ nei nostri pensieri, monitoreremo da vicino la situazione. Collecchio è un gioiello. Valuteremo la possibilità di salvarlo”.
Marco Ferrari: “Il fallimento del Parma non è il fallimento di una sola persona, ma di un modello, cioè del padre-padrone. Ripartiamo da un altro modello. Ci siamo ispirati a quello che è successo in Germania a fine anni ’90, dove oggi il proprietario del club non può avere più del 50%. Il nostro è un progetto di lungo periodo. Una parte importante la reciterà l’azionariato diffuso, ma abbiamo avuto solo una settimana di tempo. Comunque, c’è stata una risposta straordinaria, quasi 200 diversi oggetti tra imprenditori, tifosi e appassionati. Non abbiamo avuto il tempo per comunicare, ma è una corsa contro il tempo. Nei prossimi mesi svilupperemo questo progetto. Come faremo a decidere? C’è un Cda che vede 4 membri della holding Nuovo Inizio (a cui partecipano Guido Barilla, Giampaolo Dallara, Mauro Del Rio, Angelo Gandolfi, Marco Ferrari, Giacomo Malmesi e Paolo Pizzarotti), 4 dell’altra società, la Parma Partecipazioni Calcistiche (a cui hanno aderito 200 imprenditori, professionisti e associazione di tifosi, con presidente Corrado Cavazzini) e un membro da individuare insieme ai tifosi. Questo Cda identifica dei manager e delega a loro la gestione del club. In queste ore è partita la richiesta di affiliazione alla Figc.
L’altra cordata? Non abbiamo nulla da dire. Abbiamo una proposta credibile, aspettiamo con serenità il verdetto della Figc. Ripescaggio? Ad oggi la normativa non lo consente. Prima pensiamo ad iscriverci alla serie D. Il nostro è un modello innovativo: per qualunque operazione superiore ai 300mila euro serve l’autorizzazione del cda. Carra (direttore generale ndr.) ha 50mila ero di budget, per cifre superiori deve chiedere al’utorizzazione.
Il Parma è stato assassinato, ripartiremo… Abbiamo già parlato con la Cgil per cercare di agevolare chi ha perso il posto di lavoro.
Il calcio è fatto di governance, controlli e di campo. Siamo onorati che una persona come Nevio Scala credesse in questo progetto e nelle sue potenzialità. Lui non sarà un presidente onorario, ma ha potere di firma. Ha accettato in 2 minuti. Stipendi giocatori? Per noi il massimo dell’ingaggio è il massimo federale. La sede della società sarà lo stadio Tardini, ma per ora ci accontentiamo di casa mia o di un bar”.
Nevio Scala: “Tutto nasce da una telefonata. Mi hanno esposto il programma, io sono il responsabile della parte tecnica. Siamo lontani dal calcio da un po’ di tempo. Ma potrebbe essere la nostra forza perché significa che non siamo venuti a contatto con il marciume di questo periodo. Saremo trasparenti. Siamo nati ieri, vi chiedo un po’ di pazienza. Punteremo sul settore giovanile. Faccio un appello ai genitori di qualche ragazzo libero; siamo arrivati tardi, ma qui sta nascendo qualcosa di importante. Faremo di tutto per darvi delle soddisfazioni, quelle che meritate.
Stiamo lavorando per trovare un allenatore, lo staff tecnico. In bocca al lupo a Francesco Palmieri (ex responsabile settore giovanile Parma Fc).
Siamo nati ieri, non siamo in possesso di niente. I giocatori importanti del settore giovanile stanno andando via. Faremo una squadra che vuole vincere. Quando avremo scelto il direttore sportivo sarà lui a scegliere l’allenatore. Abbiamo già le idee chiare. Ricordiamoci che non siamo in serie A. Siamo una squadra di dilettanti, ma ragioniamo con l’obiettivo di diventare presto professionisti”.
Luca Carra: “Sono onorato ed emozionato. Sono un tifoso del Parma da sempre, non potevo rifiutare un’occasione del genere. Il mio sarà un ruolo di coordinamento e marketing. Priorità? Vorremo partire il prima possibile con la campagna abbonamenti. Prezzi bassi, vogliamo lo stadio pieno. Poi la maglia e il logo, in attesa di riprendere il vecchio logo ora in mano ai curatori fallimentari. Abbiamo tante idee: un Tardini senza barriere, il museo del Parma, insomma far vivere il Tardini”.
Corrado Cavazzini: “Seguo il Parma da sempre, il calcio è una grande passione. Siamo un gruppo di amici. Abbiamo principi etici e di correttezza. E’ molto importante che in questa rinascita ci siano i nomi migliori della nostra imprenditoria. E’ un progetto di territorio. In molti hanno già aderito all’azionariato popolare, molti altri sono pronti a sottoscrivere la propria quota. Siamo fiduciosi”.
A BREVE I VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA