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Parma Calcio

I Boys 1977: «La morte di un ultras vale 10 minuti»

I Boys 1977: «La morte di un ultras vale 10 minuti»

Oggi è l’anniversario dell’uccisione di Gabriele Sandri e i Boys 1977, lo storico gruppo ultras del Parma, lo ha voluto ricordare con un post polemico sui social.

“Parma-Juventus si fonda su una forte rivalità ed è una sfida sentita da tutta la tifoseria parmigiana (e in particolare da noi BOYS). Districandoci tra le norme anti-tifo, per giorni ci siamo adoprati per colorare la Curva Nord, chiamando a raccolta tutti i tifosi gialloblù. Dopo tanto lavoro tutto era pronto, ma la nostra voglia di tifare è stata frantumata da un fatto di sangue. La polizia spara, un ultras muore. Hanno vietato le bandiere, ma non le pistole. E un giovane è stato ammazzato. Colpevole di essere un ultras. Condanna eseguita? La giustizia farà il suo corso (ma ci crediamo davvero?). Abbiamo qualche dubbio, e ci sia concesso. Ancora non si sa chi, e cosa, uccise l’ispettore capo Raciti a Catania. Perché? Forse la verità è troppo scomoda?
Un giovane giace cadavere. La sua divisa era una sciarpa: e allora fa niente, lo spettacolo può continuare. Ci sono troppi interessi in ballo per fermare il campionato. Ci sono i diritti tv, ci sono i biglietti venduti ai botteghini, ma c’è anche l’indifferenza del Paese. Un giovane è morto, e vabbè, gustiamoci la partita. E’ andato in trasferta, era un ultras, diciamo che se l’è cercata.
Noi non siamo così. Crediamo si debba rispettare la vita di tutti. Anche di chi NON indossa una divisa. Anche di chi va in trasferta, anche di chi è ultras.
E’ bello tifare ed esultare, ma non di fronte alla morte. Il sistema calcio ha scelto di andare avanti fregandosene, noi abbiamo scelto di fermarci. Abbiamo valori diversi. Grazie a Dio”.
BOYS PARMA 1977

 

 

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