All’esterno del Tardini un clima triste e plumbeo, all’interno un Parma che dà battaglia, che pareggia 0-0 conntro una pessima Atalanta, che riceve gli applausi dei suoi tifosi (circa 10mila) e manda un segnale chiaro al campionato, la regolarità non è in discussione. La colonna sonora della domenica sono un’infinità di cori e insulti rivolti a Ghirardi, Leonardi, Manenti (era in tribuna) e i vertici di Figc e Lega Calcio. Un mix esplosivo che suona come una condanna definitiva verso i colpevoli del crac Parma. In campo la squadra ha dato tutto, con tutti i limiti del caso, creando e costruendo di più dell’Atalanta, dimostrando di avere più fame dell’avversario, anche se la classifica è irrimediabilmente compromessa. Stramberie di un calcio alla deriva.
Donadoni riparte da 4-3-3 dell’Olimpico contro la Roma di tre settimane fa. La formazione titolare è dettata più dalle condizioni mentali dei giocatori che dalle reali condizioni fisiche. Rodriguez e Belfodil ci provano con due tiracci dal limite, Mariga sfiorta il palo con un rasoterra dal limite. E l’Atalanta? Non pervenuta, il primo tiro nello specchio della porta arriva al 37′ (colpo di testa centrale di Pinilla). Reja (espulso nella ripresa per proteste) dovrà lavorare molto per ridare un’identità ai bergamaschi.
La musica non cambia neanche nella ripresa: poche illuminazioni, tanta confusione e pochissime idee. Il Parma sfiotra il gol del vantaggio, che sarebbe stato meritato) in due occasioni, prima con Rodriguez (15′ st: sinistro velenoso, Sportiello in angolo) e poi con Coda (36′ st: destro di Coda, ancora Sportiello in angolo). Prima del fischio finale il Tardini riserva una commovente standing ovation a “El Cebolla” Rodriguez espulso per doppia ammonizione. Al triplice fischio finale applausi per tutti, non per l’Atalanta. Il Parma torna a giocare e a dare filo da torcere e già questa è una notizia. A tutto il resto ci penseremo domani, ma una squadra che gioca e lotta in questo modo può essere un interessante spot per possibili futuri acquirenti.
PARMA-ATALANTA 0-0
PARMA (4-3-3): Mirante; Santacroce, Mendes, Lucarelli, Gobbi; Mauri, Mariga (1′ st Coda), Nocerino (25′ st Galloppa); Varela (33′ st Lila,), Belfodil, Rodriguez.
A disp. Iacobucci, Bajza, Feddal, Prestia, Cassani, Costa, Lodi, Ghezzal, Palladino. All. Donadoni
ATALANTA (4-3-3): Sportiello; Bellini, Masiello, Benalouane (5′ st Cherubin), Dramè; Carmona, Cigarini, Migliaccio; Emanuelson (40′ st Denis), Pinilla, Boakye (1′ st D’Alessandro).
A disp. Avramov, Frezzolini, Del Grosso, Scaloni, Bianchi, Gomez, Baselli, Rosseti, Grassi. All. Reja
Arbitro: Di Bello di Brindisi
Note: spettatori 10.448 (9.580 abbonati) per un incasso complessivo di 152.977.72 euro. Espulso Reja al 19′ st per proteste, Rodriguez al 42′ st. Ammoniti Lucarelli, Carmona, Rodriguez e Pinilla. Angoli 5-4 per il Parma. Recupero pt 0′, st 3′.