Assenze pesanti ma tanto entusiasmo e l'Inter nel mirino. Il Milan arriva domani sera al Tardini, nel turno infrasettimanale del campionato, con il chiodo fisso dei tre punti e l'obiettivo, sfumato domenica, di scavalcare i "cugini" nerazzurri al comando della classifica.
Un Milan “bellicoso”, che, rimasto fuori dalle coppe, continua a sperare nello scudetto, l’unico alloro per cui è rimasto in corsa. Lo ha conferma l’allenatore rossonero Leonardo nella conferenza di oggi, alla vigilia dell’importante match. “Vedo la squadra concentrata. Dobbiamo prima di tutto pensare a noi stessi, a prescindere da quello che succede negli altri campi – spiega il tecnico brasiliano, ricordando che il campionato è ancora lungo – Mancano nove partite fino alla fine del campionato, ci sono ventisette punti a disposizione e saranno partite decisive per tutte le squadre”. Uno sprint che comincia proprio a Parma, sul campo di una compagine in salute, come ha detto lo stesso Leonardo, che ha elogiato i crociati: “Il Parma è una squadra che lavora molto. I ragazzi di Guidolin sono bravi nella corsa, soprattutto in casa”.
Per quanto riguarda la formazione Leonardo prova a fare buon viso a cattivo gioco, e mostra fiducia nelle cosiddette “seconde linee”, fondamentali per sostituire i titolari e di indubbia qualità. “Nel corso della stagione abbiamo alternato diversi momenti: a volte abbiamo avuto giocatori in forma che ci hanno permesso di fare tanti gol, e in altre occasioni è scesa in campo una squadra più equilibrata e abbiamo realizzato meno gol – spiega, lanciando Amantino Mancini, arrivato a gennaio dall’Inter e candidato domani a una maglia da titolare nel tridente con Borriello e Ronaldinho – Può essere un’alternativa all’assenza di Pato e a quella di Beckham. Per lui, fino ad oggi, è sempre stato tutto in salita da quando è al Milan. Anche i giudizi su Mancini sono stati troppo negativi, secondo me, invece, ha fatto buone cose nelle poche occasioni che ha avuto. Anche domenica contro il Napoli ho avuto risposte positive dalla sua prestazione. Senza Pato, ci possono poi essere anche altre soluzioni da adottare, ma bisogna verificare lo stato di forma di altri giocatori”. Senza dimenticare Filippo Inzaghi, peraltro un ex avendo giocato nel Parma nella stagione 1995/96, che nonostante gli acciacchi e i 37 anni ha dimostrato anche quest’anno di poter far male agli avversari. “Pippo, che ha giocato complessivamente più minuti di Huntelaar è un esempio per tutti: è bello vedere la carica di un ragazzino in un uomo della sua esperienza. Il suo fisico non gli permette di fare dieci partite di fila, va gestito, ha trovato davanti Borriello che è diventato un giocatore maturo e si è creata la concorrenza. Sono felice di quella che è stata la gestione e mi fa piacere vedere che, se anche viene utilizzato meno, quando viene chiamato in causa risponde”.
Per quanto riguarda lo schieramento detto dell’attacco restano da valutare la difesa, dove viste le assenze di Bonera, Kaladze e Nesta, al centro al fianco di Thiago Silva dovrebbe giocare Favalli, mentre a centrocampo si contendono una maglia Flamini e Seedorf, che giocherà nel caso Leonardo volesse osare con l’ormai noto “4-2-fantasia”.
Questi i 21 giocatori convocati da Leonardo per la gara di domani. Portieri: Abbiati, Dida, Roma. Difensori: Abate, Antonini, Favalli, Jankulovski, Oddo, Romagnoli, Thiago Silva, Zambrotta. Centrocampisti: Ambrosini, Flamini, Gattuso, Pirlo, Seedorf. Attaccanti: Borriello, Huntelaar, Inzaghi, Mancini, Ronaldinho.