Giampietro Manenti è volato in Slovenia (dove ha sede la sua società, la Mapi Group) per sistemare gli ultimi aspetti burocratici, la squadra incontrerà nel pomeriggio il presidente dell’Aic Damiano Tommasi, dopo la ripresa degli allenamenti. Ma al momento l’ufficialità dell’avvenuto pagamento degli stipendi non c’è. Ed è questo quello che conta di più. Il neo presidente crociato continua a sostenere che è tutto fatto e in effetti a Collecchio continua a respirarsi un certo ottimismo, come ha dichiarato lo stesso Manenti in esclusiva a Stadiotardini.it: “Ieri sera c’è stato questo importante passaggio del bonifico internazionale – ha spiegato il presidente – però è meglio se vado a seguire la cosa di persona là. Sì, ribadisco; i bonifici sono arrivati, il pagamento è stato eseguito, ma non dobbiamo perdere nulla e vado là apposta per snellire ulteriormente la cosa”.
Intanto in mattinata l’ufficiale giudiziario è intervenuto al Centro sportivo di Collecchio e ha sequestrato una Alfa Romeo 147 e 3 furgoni, per un debito regresso di circa 100mila euro che la società avrebbe accumulato nei confronti di Equitalia. Non ci sarebbero insomma collegamenti fra l’attuale momento di attesa degli stipendi e l’attività del tribunale. “Si tratta di una ingiunzione vecchia che è stata eseguita oggi – continua Manenti – e che avevamo coscienziosamente ritenuto di non bloccare, dovendo fare delle scelte. Diciamo che preferiamo acquistarli nuovi venerdì”. Battute a parte, i soldi non ci sono ancora, come ha confermato capitan Lucarelli all’arrivo a Collecchio: “Nessuna notizia, vedremo a fine allenamento. Se oggi dovessero dirci di pazientare ancora uno-due giorni non ci saranno problemi”.

LA DENUNCIA DEL SOCIO DI MINORANZA – Intanto ieri la Energy T.I. Group, il socio di minoranza del clun che detine il 10% delle azioni, si è rivolta al tribunale di Bologna per chiedere un’azione di responsabilità nei confronti dei vecchi amministratori (Manenti escluso).