La copertina del post partita di Parma-Torino è tutta per Carvalho de Oliveira Amauri (32 anni). Una sua tripletta, la prima in Serie A, ha asfaltato il Toro e regalato al Parma la prima vittoria del girone di ritorno. Tira un sospiro di sollievo Donadoni, il quale elogia la squadra ma dice anche che "questa vittoria non risolve tutti i problemi". Ecco le dichiarazioni dei protagonisti a fine partita:
AMAURI: “Nell’ultimo periodo non ho passato momenti straordinari, spesso non giocavo o entravo nella ripresa però non ho mai mollato, allenandomi sempre al massimo, con professionalità e determinazione. Voglio fare ancora tanti gol entro la fine della stagione. È una vittoria importante che ci mancava da un po’ di tempo: un po’ per sfortuna, un po’ di approccio sbagliato, però abbiamo dato un segnale molto importante. Anche perché il Torino è una squadra che gioca bene, alla prima occasione l’hanno buttata dentro. Dedico questa mia prima tripletta alla mia famiglia. Il pallone lo regalo a mio figlio”.
DONADONI: “Abbiamo rischiato andando anche in svantaggio con un gol irregolare pur avendo avuto 3-4 occasioni che non abbiamo concretizzato – dice Donadoni -. Lo svantaggio poteva incidere psicologicamente ma è stata grande la reazione dei ragazzi che sono stati bravi e si meritano questa vittoria dopo un periodo di difficoltà. Sappiamo comunque che questa vittoria non risolve tutto. Amauri è stato bravo, un gol se l’è fatto da solo, ma due sono frutto del lavoro dei compagni e deve dividere il merito con loro. Il rapporto con la piazza non si era incrinato, noi cerchiamo in tutti i modi di accontentare un ambiente che merita soddisfazioni”.
SANSONE: “Quando entri dalla panchina dai sempre il massimo, provi a cambiare la partita, prima con Palladino, poi con me, adesso siamo contenti tutti e due. In settimana ho avuto un piccolo affaticamento muscolare, ma l’accertamento venerdì sera dimostrava che non era niente di grave perciò sono andato in panchina è ho fatto 25 minuti. Secondo me col 4-3-3 siamo più equilibrati, attachiamo di più e difendiamo anche con più uomini. Nel primo tempo abbiamo fatto uno buona gara, Gillet ha fatto tre parate importanti. Dopo il gol cè stato un piccolo calo ma poi abbiamo fatto bene fino alla fine”.
LEONARDI: “Indipendentemente dagli ultimi 15 minuti abbiamo dimostrato di tenere sempre il campo. Poi siamo andati in svantaggio ingiustamente, a mio avviso il gol era irregolare, ma poi la squadra ha reagito con grande amore, grande cuore e un grande trascinatore come Amauri. Ma il merito è di tutti: ero sicuro che quando ci sarebbe stato da tirar fuori il cuore l’avrebbe fatto e i fatti mi hanno dato ragione. Valdes era un po’ acciaccato, Biabiany ha stretto i denti e a fine primo tempo sarebbe probabilmente uscito comunque per problemi alla caviglia. Li ringrazio perchè come gli altri hanno lottato. Ora non dobbiamo cantar vittoria di nulla. Abbiamo conquistato tre punti pesantissimi e dato una soddisfazione per la nostra gente, abbiamo tenuto a debita distanza la zona retrocessione ed è ciò che più importa. Il Parma è stato costruito per questo. Comunque, nonostante l’irregolarità del gol, se il Torino avesse vinto nessuno avrebbe avuto nulla da dire”.
VENTURA: “Abbiamo fatto 70 minuti di calcio straordinario, eravamo padroni assoluti del campo, tante azioni, un palo, un gol fatto, ci stava stretto perfino il 2-0, non abbiamo rischiato niente e dovevamo portarci almeno sul 3-0. Poi nell’ultimo quarto d’ora loro hanno fatto un gol con Ogbonna steso a terra infortunato. Sull’1-1, poi, c’è stato l’errore clamoroso di Masiello che ha voluto dribblare dentro l’area di rigore. La cosa negativa non è il risultato perché nel calcio si può vincere o perdere. Quello che non va è che sul 2-1 abbiamo mollato e questo non è da Torino”.