Se non segni non vinci. E' una regola abbastanza ovvia. E se il Parma non vince dalle seconda giornata di campionato ci sarà un motivo? La trasferta di Catania riserva l'ennesima delusione …
… in terra siciliana: sconfitta per 2-0. Sconfitta strana e nel primo tempo, meritata nella ripresa, anche a causa dell’ingenuità ‘record’ di Benalouane (in campo al posto dell’acciaccato Zaccardo) che, a metà secondo tempo, si fa ammonire due volte in 8 minuti: prima per un entrata pericolosa su Bergessio poi per uno scappellotto a Gomez. Un’ingenuità che si aggiunge a quella iniziale della difesa che dopo appena 2 minuti si fa bucare con estrema facilità da Barrientos e Gomez (l’autore del gol). In pratica Benalouane e paletta sbagliano l’applicazione del fuorigioco.
Il primo tempo, però, era stato a favore del Parma, malgrado il gol iniziale del Catania: possesso palla, pressing alto (ma solo nella metà campo avversaria) e fasce propositive, soprattutto sulla sinistra con Gobbi. Un po’ meno Biabiany, mai in grado di superare Marchese. La mancanza di un trequartista che possa inventare qualcosa e la scarsa intesa tra Amauri e Belfodil (i due sono sempre spalle alla porta) che non creano nessun pericolo dalle parti di Andujar, spiegano l’impressionante sterilità offensiva dei crociati. Donadoni dovrà meditare a lungo e magari azzardare un cambio di modulo, perché così non si può andare avanti.
Una rovesciata di Gobbi (cross di Biabiany) al 13′ e un colpo di testa debole e impreciso di Amauri sono gli unici pericoli creati dal Parma. Il Catania non fa molto di più, anzi: oltre al gol non produce nessun altro pericolo a Mirante.
Atteggiamento più spregiudicato nella ripresa, con Biabiany che spesso trasforma il 3-5-2 iniziale in 3-4-3, andando a fare l’esterno destro d’attacco. Malgrado questo accorgimento tattico è il Catania a partire forte: al 10′ Gomez per Bergessio che anticipa in velocità Paletta, rasoterra debole che lo stesso Paletta, in recupero, salva pochi centimetri prima della linea di porta. 1Al 8′ tiro di Almiron dalla linea di metà campo, Mirante si salva in angolo con un volo all’indietro. Sarebbe stato un gol eccezionale. Poi la grave leggerezza di Benaloun (espulso) spiana la strada ai siciliani e complica ulteriormente il compito dei crociati alla disperata ricerca del gol del pareggio. Al 32′ arriva il colpo di grazia: Gomez sfonda sulla destra, dove ci sono ampie praterie, cross basso per Bergessio che dal limite dell’area piccola, da posizione centrale, non sbaglia. In pieno recupero Bergessio segna anche il 3-0 ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Per il Parma è la seconda sconfitta stagionale.
CATANIA – PARMA 2-0
Marcatori: pt 2′ Gomez; st 32′ Bergessio
CATANIA (4-3-3): Andujar; Alvarez, Legrottaglie, Bellusci, Marchese; Izco, Lodi, Almiron (44′ st Riccchiuti); Barrientos (29′ st Biagianti), Bergessio, Gomez (43′ st Castro).
A disp. Frison, Messina. Rolin, Salifu, Doukaka, Morimoto. All. Maran
PARMA (3-5-2): Mirante; Benalouane, Paletta, Lucarelli; Biabiany, Parolo (32′ st Zaccardo), Valds, Galloppa, Gobbi; Belfodil (18′ st Pabon), Amauri.
A disp. Pavarini, Bajza, Maceachen, Fideleff, Morrone, Musacci, Acquah, Marchionni, Sansone, Rosi, Ninis. All. Donadoni
Arbitro: Calvarese
Note: pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni. Espulso Benalouane al 22′ st per doppia ammonizione. Ammoniti Galloppa, Biabiany, Lucarelli, Benalouane, Parolo, Biagianti, Mirante. Angoli: 10.2 per il Parma. Possesso palla: Parma 57%, Catania 43%. Recupero: 0′ pt; 5′ st.