I due rigori concessi al Genoa non sono andati giù al Parma tant'è che i giocatori e la società si sono chiusi nel silenzio stampa. Con i due di oggi i rigori contro sono 5; e il campionato è appena iniziato.
Un silenzio di poche ore onde evitare si sputare fuori, pubblicamente, tutti i veleni di una partita che i gialloblù meritavano di vincere.
L’unico a parlare è mister Donadoni che a fine gare ha commentato: “Sono comunque dispiaciuto che i ragazzi non abbiano ottenuto il risultato pieno perché se lo meritavano”. Pareggio e polemiche a parte, le note positive non mancano: “E’ un Parma che ha sempre cercato di giocare e di fare la partita e di questo devo dire bravi ai ragazzi. Probabilmente manca quella determinazione feroce che serve per buttare la palla dentro, e su questo dobbiamo sicuramente continuare a lavorare. Però non dimentichiamo che Amauri viene da un infortunio e deve ingranare, Biabiany e Sansone idem, Belfodil si è infortunato, Pabon è entrato a freddo”.
Donadoni non commenta la decisione dei giocatori di chiudersi nel silenzio stampa: “Io e la società continuiamo a comportarci come sempre. Però il fatto che non ci lamentiamo non significa che certe cose non le vediamo. Non abbiamo il blasone di Juve, Milan e Inter ma facciamo parte della famiglia della Serie A e certe considerazioni è giusto che vadano fatte a 360 gradi”.
Tornando alla partita di Marassi, Donadoni analizza pro e contro: “Abbiamo corso qualche pericolo di troppo all’inizio sulle palle lunghe che il Genoa giocava sugli attaccanti per cercare la spizzata e l’inserimento della seconda punta o del trequartista. Nel complesso però siamo stati bravi a non permettere al Genoa di costruire azioni manovrate, mentre noi ne abbiamo costruite diverse”.