"Questo per me al Parma al 90 per cento è l'ultimo anno. Magari farò esperienze per continuare a giocare a livelli inferiori, magari in America o in Qatar. Quando si va avanti con l'età gli acciacchi si sentono e non voglio fare brutte figure. Vorrei un campionato che mi permettesse di staccare gradualmente".
Con queste parole Hernan Crespo ha spiegato, durante la conviviale del Panathlon di Parma organizzata ieri sera all’hotel Stendhal dove è stato premiato dal presidente del Panathlon Club di Parma Ruggero Cornini, che la sua storia in gialloblù sta volgendo al termine. Almeno sotto il profilo del calcio giocato, perchè per il resto Hernan ormai è parmigiano nel cuore: “Sicuramente a Parma tornerò perché qui rimarrò a vivere, mi sento parmigiano, senza per questo rinnegare le mie radici argentine. Questa città ha dato tanto affetto a me e alla mia famiglia. Solo qui sono Hernan e non Crespo. Ringrazio poi il presidente Ghirardi e il direttore Leonardi per avermi dato la possibilità di tornare e far vedere a mia moglie e alle mie figlie quanto amore hanno nei miei confronti ogni giorno i parmigiani. Per me questo è motivo d’orgoglio. Oltretutto prima di salutare vorrei arrivare a 100 gol con la maglia del Parma, ne mancano 6, per poi fare una grande festa”.
Tornando ai temi di stretta attualità il centravanti gialloblù ha parlato dell’ottimo momento della squadra:“Le vittorie con Genoa e Napoli ci hanno dato grande carica. Ora dobbiamo continuare così e tenere i piedi per terra. Vogliamo arrivare il prima possibile a 40 punti e salvarci senza tornare a vivere brutti momenti. Poi si vedrà. Io aspetto il mio momento. Quando arriverà voglio farmi trovare pronto. Fisicamente sto bene, nell’amichevole ho giocato 90 minuti e per domenica sono a disposizione”. Un pensiero anche per Giovinco: “Certo Sebastian ci da una grossa mano… E’ un grande campione e può essere l’erede di Del Piero”.