Nello stesso giorno in cui tutto il mondo del pallone celebrava l’addio al calcio giocato di Gianluigi Buffon (leggi qui), in Sicilia accadeva qualcosa di incredibile. Una coincidenza che sfocia nella cronaca nera, con risvolti tristemente curiosi e impensabili. 

La squadra mobile di Trapani, durante un posto di blocco, ha arrestato due giovani del posto, entrambi a bordo della stessa moto, trovati in possesso di un chilo di hashish. I due hanno provato a fuggire ma dopo un breve inseguimento sono stati bloccati, identificati e denunciati per detenzione di droga ai fini di spaccio, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. 

Fin qui, purtroppo, nulla di strano: è la dinamica di centinaia di casi casi simili in tutta Italia. La stramberia è nel confezionamento della droga, suddivisa in 10 panetti; su ognuna è riportata la foto di Gianluigi Buffon. L’ex campione del mondo è ritratto proprio con la maglia della Nazionale Azzurra.
Una “moda” in voga tra i produttori di droga che spesso confezionano la sostanza stupefacente con le foto di criminali famosi, come successo in passato con Totò Rina e Messina Denaro, ma anche con Putin, oltre ai calciatori Totti, Bale e Hakimi.
Provocazioni, certo, ma allo stesso tempo nasce e si sviluppa un “brand” su cui le varie organizzazioni criminali costruiscono imperi economici.