L’emergenza coronavirus ha creato pesanti perdite nel mondo del calcio professionistico, in particolar modo in serie A. Nessuna voce esclusa: diritti tv (i club devono ancora incassare la terza e ultima rata), abbonamenti, botteghini e merchandising. Un azzeramento drammatico, perché le cifre cominciano ad essere esorbitanti. Sportparma.com ha provato a fare i conti in tasca al Parma, con riferimento ai biglietti venduti ai botteghini, esclusi gli abbonamenti stagionali il cui rateo ammonta a 133.215,71 euro a partita.
La stima approssimativa del danno economico, derivante dal mancato incasso dai botteghini (biglietti invenduti), ammonta a circa 735mila euro.
Una stima che prende in considerazione le 7 partite casalinghe che il Parma avrebbe dovuto giocare fino alla fine del campionato, tra queste spiccano almeno 5 gare di cartello, che sicuramente avrebbero fatto registrare il pienone nel settore ospiti e nel resto dello stadio: Inter, Bologna, Sampdoria, Napoli e Atalanta.
L’entrata media per ogni singola partita giocata al Tardini è di circa 105mila euro. Il danno complessivo, dunque, è di 735mila euro.
LE 7 GARE MANCANTI AL TARDINI
08 marzo – Parma-Spal (a porte chiuse)
22 marzo – Parma-Inter
12 aprile – Parma-Fiorentina
22 aprile – Parma-Bologna
3 maggio – Parma-Sampdoria
10 maggio – Parma-Napoli
17 maggio – Parma-Atalanta