Ultimo appuntamento della stagione con “Il Gede risponde”, l’esclusiva rubrica di Sportparma firmata da Pietro ‘Gedeone’ Carmignani. Come sempre l’ex tecnico crociato ci accompagna nell’analisi dell’ultima partita del Parma (sconfitto 2-1 dal Gubbio) e dell’ultima giornata del campionato di serie A.
Il Parma incassa la prima sconfitta della stagione, inutile fare drammi oppure c’è da farsi un esame di coscienza?
“E’ una sconfitta che non intacca i numeri e i record del campionato. La stanchezza fa la sua parte, è evidente che quando si perde una partita si cerca il motivo, ma può succede. Il discorso stanchezza vale anche per il Gubbio. Il Parma ha affrontato una squadra forte, ma la squadra di Apolloni ha avuto più occasioni per segnare”.
Per certi versi è stato un assaggio di Lega Pro…
“La Lega Pro sarà fatta da squadre come il Gubbio e anche più forti. Vedi quelle che retrocedono dalla serie B. Per il Parma non è una bocciatura. Non è una sconfitta a far cambiare i progetti e il futuro”.
Secondo le prime indiscrezioni che trapelano dalla società, le intenzioni per la prossima stagione sono quelle di rinconfermare gran parte della rosa attuale. E’ d’accordo?
“Confermare la stessa rosa è una buona idea, ma è evidente che in Lega Pro ci sono squadre attrezzate. Il Parma deve adeguarsi, quindi cercherà 2-3 rinforzi che serviranno ad aumentare il valore tecnico. Il Parma punterà comunque sui giovani”.
La serie A ha emesso gli ultimi verdetti, anche se in testa alla classifica non è cambiato nulla. La Juve non abbassa mai la guardia, è una questione di mentalità?
“La Juve fa festa ed è sempre cinica, spietata e crudele. Campionato trionfale, secondo me il migliore degli ultimi cinque anni. A inizio stagione nessuno pensava potesse vincere il campionato. E continua a rinforzarsi (Pjanic), perché la Juve vuole dire la sua in Champions. La Roma non è poi così lontana, Spalletti ha fatto una grandissimo campionato, ma è naturale che certi giocatori vanno rimpiazzati. Per i giallorossi i preliminari di Champions sono un merito e non un demerito, perché ha fatto un grande girone di ritorno. Il Napoli ha scoperto un allenatore preparato e con grandi conoscenze, il secondo posto è il giusto premio per una squadra. Higuian eccezionale, uomo da record. E’ una stella mondiale. La Champions servirà a De Laurentis a tenere i grandi campioni come lui”.
La stagione appena conclusa segna nuovamente il fallimento delle milanesi. Perché?
“L’Inter ha preso i giocatori che aveva chiesto Mancini. Caso mai l’Inter deve interrogarsi sul fatto che Mancini dica che mancano i giocatori, ma a mio avviso manca il gioco. Il Milan in estate ha preso giocatori che erano nel mirino di molte squadre, vedi Bertolacci. Ai rossoneri non resta che la finale di Coppa Italia, ma questa squadra non può battere la Juve anche se in 90 minuti può starci tutto. Le parole di Brocchi? Se ne sono accorti all’ultima di campionato che questa squadra non ha carattere? Sarà anche così, ma bisogna intervenire prima”.
Il quinto posto della Fiorentina è un ottimo traguardo, considerando anche la differenza di budget con le squadre che la precedono in classifica?
“Personalmente resto perplesso della partita contro il Palermo, soprattutto dopo la prestazione e la vittoria di ieri contro la Lazio. Alla fine il quinto posto della Fiorentina è un risultato giusto che in certi momenti ha fatto sperare in qualcosa in più. E’ in linea con le aspettative estive”.
Miracolo o realtà Sassuolo?
“Il Sassuolo ha centrato un traguardo incredibile, adesso deve sperare nella sconfitta del Milan in Coppa Italia. Il progetto continua comunque, perché ci sono le basi per fare bene anche in futuro”.
Tralasciando la lotta salvezza, un aggettivo per tutte le altre squadre di A?
“Lazio discontinua, il Chievo ha fatto un campionato straordinario grazie al lavoro e alla concretezza del gioco di Maran. L’Empoli ha finito la stagione nella parte sinistra della classifica, ottimo traguardo, ma Giampaolo va via perché evidentemente ha altre richieste. Il Genoa era coinvolto nella zona retrocessione, è venuto fuori alla grande. Adesso l’importante è definire i programmi per il futuro. Torino, luci e ombre. Bologna brillante dopo l’arrivo di Donadoni. Delusione Udinese, ma evidentemente la rosa è da zona salvezza. La Sampdoria? è partita in un certo modo, con certe ambizioni, con Zenga accolto con simpatia, poi è cambiato tutto dopo l’eliminazione dall’Europa League, probabilmente dovuto ad un difetto di preparazione. Con Montella tutti speravano in qualcosa di più. La cessione di Eder a gennaio è significativa, la società aveva bisogno di soldi. Montella resta un ottimo allenatore anche se non ha ottenuto grandi risultati”.
La salvezza del Palermo è qualcosa di impensabile fino a poche settimane fa. Carpi e Frosinone retrocedono a testa alta ma con una piccola scia di polemiche…
“Il Carpi si è suicidato la settimana scorsa con la sconfitta interna contro la Lazio. Retrocede ma onorando alla grande l’intero campionato, giocando sempre al massimo, con un calcio semplice. Dispiace, purtroppo hanno pagato a caro prezzo la rivoluzione di inizio campionato del ds Sogliano.
Il Palermo si salva dopo un anno di grande confusione, salvezza acciuffata per i capelli. Retrocede anche il Verona, ma ha onorato fino alla fine il campionato, a Palermo ha giocato una partita vera.
Il Frosinone è stata una ventata di freschezza per la serie A, ha dato il massimo, con serietà, come il Carpi”.
In giornata è attesa la sentenza della Procura di Cremona sul filone del calcioscommesse, dove è coinvolto anche il Ct Conte. C’è da aspettarsi qualche sorpresa eclatante?
“Indipendentemente da come andrà a finire la vicenda in tribunale, personalmente non ho apprezzato molto il comportamento di Conte da allenatore della nazionale, mi riferisco al Chelsea e all’abbandono dell’Italia dopo solo due anni. Tutto qui.
Un grande abbraccio a tutti gli affezionati lettori e un arrivederci al prossimo anno”.