Sembra essere passato un secolo e invece sono solo 7 anni dallo sbarco cinese a Parma.
Il 15 novembre 2017, infatti, Jiang Lizhang diventò ufficialmente il 37esimo presidente della storia del Parma Calcio, con il 60% delle quote azionarie del club. Una storia breve, contorta e ricca di colpi di scena, come in un film, tra liti, denunce, aumenti di capitale di milioni di euro.
Tutto iniziò alcuni mesi prima, esattamente il 21 giugno 2017 quando Nuovo Inizio annunciò l’ingresso in società del gruppo cinese Desport (azienda di markenting sportivo con sede a Jiangsu), già azionista dei Minnesota Timberwolves (NBA), oltre che proprietario del Granada Calcio e del Chongqing Lifan, e rappresentato in Europa dall’ex Hernan Crespo.
Il nuovo capitolo della storia centenaria dei crociati finì il 23 ottobre 2018 quando Nuovo Inizio, in seguito alle inadempienze economiche di Lizhang, si riprese la maggioranza del Parma (come previsto dalle clausole contrattuali) e nominò Pietro Pizzarotti in qualità di presidente. Furono mesi difficili, pieni di tensioni e reciproche accuse, ma alla fine Lizhang se ne tornò in Cina, insieme all’ambizione di molti imprenditori del suo paese di colonizzare il calcio europeo. Eppure nella bacheca dei ricordi dell’ex presidente gialloblù resterà per sempre la grande impresa e la grande festa della promozione in Serie A.
Il Covid ha sicuramente cambiato le carte in tavola e alterato gli scenari. Ma da allora di Lizhang, un ex giornalista nato in un piccolo villaggio di pescatori in Cina, si sono perse le tracce. I problemi con il fisco spagnolo e l’irreperibilità sono le ultime news ufficiali sul suo conto. Mistero.