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Ciclismo

Malori fa 13, è nell’elite dei cronoman

Malori fa 13, è nell’elite dei cronoman

Il tredici di giornata è suo, di Adriano Malori. Tredici come le vittorie tra i professionisti del traversetolese, contando anche la cronosquadre alla Vuelta dell’anno scorso conquistata con la sua Movistar. Oppure dieci, se preferite, come le sue cronometro individuali vinte.
Sulla schedina di giornata, la prima tappa della 50a edizione della Tirreno-Adriatico viene ridisegnata in extremis con una prova contro il tempo di 5,4 km a Lido di Camaiore anziché l’iniziale cronosquadre e il pronostico, visto il ridotto chilometraggio, è da tripla: favoriti gli specialisti, ma anche gli sprinter, passisti veloci o gli uomini più in forma del momento. Insomma, chiunque può piazzare la zampata vincente e indossare così anche la prima maglia azzurra di capo classifica.
A sgombrare il campo da ogni dubbio ci pensa il Campione Italiano di specialità, percorrendo il tracciato in 6’04” e volando a 53,406 km/h verso la seconda affermazione stagionale, dopo la crono argentina al Tour de San Luis a gennaio.
Completano il podio (come già anticipato in un altro articolo) Fabian Cancellara della Trek e Greg Van Avermaet della BMC, rispettivamente distanziati di 1″ e 2″, stesso distacco anche della classifica generale.
Grande soddisfazione per il 27enne parmense, sempre più nell’elite mondiale dei cronoman, che per la terza volta in carriera si trova a vestire una maglia da leader, dopo quella del Bayern Rundfahrt nel 2011 (classifica finale poi vinta) e la storica “rosa” dell’11 maggio al Giro 2012, ma che verosimilmente dovrà cedere nei prossimi giorni, visto che il suo ruolo sarà quello di scortare il capitano Quintana verso la conquista della corsa dei Due Mari.
L’obiettivo-sogno di Malori per quest’anno sarebbe quello di vincere la crono d’apertura del Tour de France (il 4 luglio, 14 km ad Utrecht) e indossare la maglia gialla: altro che tredici, quello sarebbe un colpo da superenalotto.

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