Trionfo della Zalf Desiree Fior che a Felino, al termine di una gara dall'esito incertissimo e decisa da una volata ristretta, confeziona la prima vittoria assoluta nella storia della classica parmense servendo una splendida doppietta con l'acuto di Nicola Boem sul compagno Alberto Cecchin e relegando al 3à‚° posto Moreno Moser della Lucchini, a cui non riesce il bis del 2010.
La 51a edizione del Gp Città di Felino-2° Memorial Oleksandr Shapoval si era aperta con il via ufficiale dato alle 14 dallo “starter” d’eccezione Adriano Malori, traversetolese della Lampre-Isd e campione italiano a crono, che ha sempre desiderato vincere questa corsa, senza mai riuscirci, coadiuvato da Barbara Lori, sindaco di Felino e Giorgio Dattaro, presidente del VeloClub Felino, società organizzatrice della manifestazione.
I 160 km della gara erano composti dai due tradizionali circuiti: quello corto, spettacolare e veloce del “Pettinino” di 5,5 km da ripetere 18 volte e quello più lungo, selettivo e decisivo di Barbiano di 15 km (compresa la salita di 3,5 km) da ripetere 4 volte. Ed il canovaccio agonistico più o meno è sempre quello: giri bassi atti a generare le cosiddette fughe di giornata, con scatti e controscatti e con il gruppo però mai intenzionato a lasciar troppo margine di vantaggio e giri alti lasciati per i repentini rimescolamenti finali al termine dei quali, come in una roulette d’alta classe, esce il numero vincente che accontenta tutti senza tradire le attese.
Stavolta il primo vero tentativo prende corpo solo alla fine del 9° passaggio (in precedenza ci avevano provato per una quindicina di km 9 uomini tra cui Pujats e Mantero della Parmense e Lupori della Bedogni-Grassi-Famà) con un’azione dettata da Kulas (MgK Vis Norda), Gallo (Bedogni-Grassi-Famà), Zanon (Mantovani) e Loda (Fenice-Zema) che poco per volta, nell’arco di due giri, vengono raggiunti da altri 11 contrattanti (dove si segnala il colornese Farinotti della Gavardo e tra i più attivi Alfio Locatelli della Palazzago) raggiungendo un vantaggio massimo di 1’10” e restando in avanscoperta per poco più di 40 km.
Tra la terz’ultima ed ultima tornata del “Pettinino”, il gruppo si spacca in due tronconi netti, iniziando a mischiare così le carte in tavola dei favoriti della vigilia in modo pericoloso: i battistrada vengono riassorbiti prima da una trentina (Mucelli e Parrinello dell’Hopplà, Antonio Nibali e Mammini della Mastromarco) e poi da un’altra quindicina di atleti (tra cui il colornese Dodi del Team Idea) che tirano diritto senza tatticismi, dato che quasi tutte le formazioni più forti sono rappresentate, mentre ciò che rimane dietro non sa come muoversi ed organizza un inseguimento disordinato, a tratti disperato (vedi la Lucchini di Moser).
Il finale, come detto in apertura, è incertissimo e nemmeno l’aspra ascesa di Barbiano riesce a far la differenza che tutti si aspettano: il 1° passaggio viene completato dai due plotoni ben separati che si ricompattano nella successiva discesa verso Poggio S.Ilario, salvo poi spezzarsi di nuovo per la nuova evasione di 14 uomini (o meglio dire di coloro che hanno saputo resistere al ritorno degli inseguitori), che racimolano 1’04” all’inizio del 3° giro alto e 38” a 15 km dal traguardo.
Pizzaballa della Palazzago, Stefano Locatelli della Colpack, Gozzi della Bedogni, il colombiano Anacona della Caparrini e Mucelli dell’Hopplà (sua la speciale classifica dei gpm) provano a turno dare inerzia alla propria azione verso l’ultimo scollinamento, ma da dietro nessuno molla, anzi ricuce tutto e così tra i 17 di testa (su tutti Boem e Cecchin della Zalf), a loro volta avvantaggiatisi ai -6 km, nessuno riesce a piazzare il colpo giusto, lasciando così il verdetto allo sprint di Via Baldi.
Interviste
Nicola Boem, vincitore:”Questa mia 5a vittoria stagionale è da dedicare a tutta la squadra, a cui devo il successo di oggi, visto che ad un certo punto non ci speravamo più. Sono rientrato negli ultimissimi chilometri insieme a Moser e Stefano Locatelli, poi in volata ho sfruttato il lavoro del compagno Cecchin ed è stato abbastanza semplice. All’Europeo ho fatto un’azione scriteriata perché sono un istintivo, ma ogni gara ha una storia a sé ed oggi è andata come avete visto e sono felicissimo. Ho avuto un qualche contatto con formazioni professionistiche, ma è meglio non fare nomi e soprattutto, per il momento, non pensarci.”
Alberto Cecchin, 2° classificato:”Pensavo di riuscire ad arrivare quando è nata la fuga di 14 a 3 giri dalla fine e giocarmi le mie carte, sperando nella vittoria, visto che quest’anno mi sono sempre piazzato, però non è andata e così ho aiutato Nicola nella volata finale. Arriverà anche il mio turno.”
Moreno Moser, 3° classificato:”E’ stato quasi un miracolo essere rientrati sui fuggitivi, infatti ringrazio la squadra che ha lavorato molto per me, ma la gamba non era quella dell’anno scorso ed inoltre ho preso l’ultima curva verso il rettilineo finale troppo indietro facendo una volata in rimonta. Ora mi aspetta lo stage con la Liquigas proprio sulle strade di casa al Trofeo Melinda e spero di fare bene.”
Luca Dodi, Team Idea:”E’ stata una gara particolare, dove tutti volevano limare per stare davanti. Sto uscendo da un periodo psico-fisico difficile, ho corso il Valli Cuneesi per far crescere la mia condizione, ma oggi non ero brillante e non ne avevo di più per fare meglio. Non penso continuerò a correre nei dilettanti l’anno prossimo, è una decisione che avevo già preso a febbraio, però da oggi fino a fine stagione tiro dritto senza pensare troppo al 2012 perché ci sono ancora tantissime gare in cui voglio fare bene, sperando di ottenere quei risultati che si stavano avvicinando a metà stagione, quando poi sono stato fermo 15 giorni per la perdita di mio padre. Ora penso a quest’anno, al prossimo vedremo cosa fare, di sicuro farò ancora bici se passerò tra i professionisti altrimenti nulla ed andrò ad allenare i giovani.”
Giorgio Dattaro, presidente VeloClub Felino:”Intanto mi fa piacere registrare che, a parte qualche ginocchio sbucciato, nessuno si sia fatto male seriamente, poi sono altrettanto felice per l’ennesimo podio di alto livello uscito dalla nostra gara. Nonostante non sia più internazionale dall’anno scorso, le squadre migliori hanno tenuto ad esserci con i loro migliori elementi che, ringranziandoli tutti, hanno onorato la manifestazione come meglio non potevano. Ringrazio tutti gli sponsor e i volontari che come sempre hanno contribuito a realizzare la corsa, senza dimenticare tutta l’amministrazione comunale. L’appuntamento al 2012 è già fissato.”
Infine il sindaco di Felino, Barbara Lori, l’assessore comunale allo sport, Umberto Bacchini e l’assessore provinciale allo sport, Walter Antonini, hanno ricordato in coro e quasi con le stesse parole come “Felino abbia una grande tradizione sportiva, soprattutto ciclistica, che vive questa gara con entusiasmo e con una sentita partecipazione da parte dell’intera comunità. L’ottima collaborazione tra la macchina organizzativa del VeloClub Felino, il volontariato locale e le amministrazioni sportive comunali e provinciali sono alla base della perfetta riuscita della manifestazione che, anno dopo anno, fa conoscere il nostro territorio agli appassionati della bici che vengono da fuori provincia e regione apposta per vedere la nostra corsa. Il ciclismo è uno sport trasversale ed è giusto continuare a sensibilizzare la nostra comunità verso questo sport.”