Un canguro salta sul gradino più alto del podio del Tour de France per la prima volta nella storia. Il tic-tac della cronometro individuale di Grenoble emette il verdetto che tutti prevedevano: Cadel Evans della Bmc, con il 2à‚° posto di tappa, scavalca Andy Schleck nella generale …
… e conquista la maglia gialla, risultando così come il primo australiano a vincere la Grande Boucle. Il regolarista Cadel aveva già perso il Tour nel 2007 e nel 2008 partendo da favorito alla vigilia della crono decisiva e lasciando il successo finale prima a Contador e poi a Sastre per alcune manciate di seconde, ma oggi doveva compiere una “maratona” contro il tempo praticamente perfetta, molto di più di quella che doveva correre Andy Schleck che partiva con 57” di vantaggio.
Questa volta è andato tutto bene per Evans, anzi meglio. Battezzato ad inizio Tour come primo rivale di Contador, l’australiano vince la sfortuna che lo perseguitò nel 2010 quando era in maglia gialla e viene premiato, forse per una giustizia divina o per la legge dei grandi numeri, con la meritata vittoria che si gusterà domani sui Campi Elisi.
A Grenoble il leader della Bmc arriva a 7” dal vincitore Tony Martin (prima vittoria per lui al Tour), che in 55’33” bissa il successo ottenuto qui a giugno durante la crono del Delfinato e rifila 59” a Contador (3°) e 2’31” a Andy Schleck (17°), giusto per citare i nomi più attesi.
Buona la prova, considerando tanti fattori, dell’inviato speciale di SportParma, ovvero Adriano Malori, che con il body tricolore fa registrare il 16° posto a 2’38” da Martin e chiudendo come miglior italiano.
Manca il carosello finale, ma la classifica generale ora è questa: Evans maglia gialla, Andy Schleck a 1’34”, Franck Schleck a 2’30”, Voeckler a 3’20”, Contador a 3’57”.
Sms di Malori alla fine della cronometro individuale: “Oggi, purtroppo, per le gambe che avevo, più di così non potevo fare, considerando che in più ho corso con la strada bagnata, ma sommando tutto sono contento. La crono di oggi mi ha detto che ero finito, ma mi sono difeso bene su un percorso duro, pur rimanendo lontano dai migliori. Ora scappo a prendere il TGV per Parigi, perché ci aspetta un altro lungo trasferimento. A domani, direttamente dai Campi Elisi, ciao a tutti!!”.
21a tappa, 24 luglio 2011, Créteil – Parigi Champs Elysées 95 km
Tradizionale carosello finale nel cuore della capitale francese (è dal 1975 che la Grande Boucle si conclude sui Campi Elisi) dove si celebrerà il vincitore del 98° Tour de France, uscito solo dalla crono del giorno prima, con l’Arco di Trionfo sullo sfondo a dettare un contorno magnifico a quest’ultimo giorno di gara.
Si partirà da Créteil, sud-est della periferia parigina, dove, prima del via, verrà onorata la memoria del grande Laurent Fignon, morto per un male incurabile il 31 agosto dell’anno scorso e che corse per un club locale ad inizio carriera.
Una volta entrati a Parigi, la carovana gialla inizierà a giocarsi seriamente la tappa, disputando 8 giri del classico circuito da 6 km che si snoda tra Place de la Concorde e l’Arco di Trionfo, percorrendo i larghissimi viali dei Campi Elisi in entrambi i sensi di marcia, dove sarà anche posto il traguardo.
Con ogni probabilità si disputerà anche l’ultima volata di questa edizione (solo in 4 occasioni un corridore è riuscito ad anticipare tutti, l’ultimo fu Vinokourov nel 2005) dove appare favorito Cavendish che cercherà il pokerissimo di tappe (ne ha già vinte 4) per la conquista della sua prima maglia verde (ha 15 punti di vantaggio su Rojas ed uno sprint intermedio al terzo passaggio del circuito su cui contare) ed una tripletta consecutiva a Parigi (sue le frazioni del ’09 e del ’10) per un filotto incredibile.
Poi inizieranno i festeggiamenti della maglia gialla, delle altre classifiche e delle squadre partecipanti dando già appuntamento e rivincita al 2012.