Torna sul luogo del delitto Adriano Malori, che domani correrà Â  per la prima volta la Parigi à¢â‚¬â€œ Roubaix, classica monumento del panorama mondiale, giunta alla 108esima edizione e lunga 256 km, conditi da 27 settori in pavè.

Torna dove, lo scorso 6 luglio durante la terza tappa del Tour de France, aveva “accarezzato” violentemente le pietre del pavè con una rovinosa caduta a 40 km dall’arrivo che gli fece perdere più di 20’ in classifica ma soprattutto rischiò di compromettergli il prosieguo del Tour causa ferite, tagli e botte molto dolorose.

Ma il tempo è passato, Adriano lo ha fatto passare stringendo subito i denti e domani si confronterà con i cubetti con tanta esperienza in più:”Prima di venire qua al nord non ho fatto nessun allenamento particolare per la Roubaix, lasciando tutto al sopralluogo di qualche giorno prima, anche perché i miei compagni mi hanno detto che quello che ho visto l’anno scorso al Tour non è niente in confronto a quello che mi aspetterà”.

Malori viene da un buonissimo periodo di forma, sigillato dalla vittoria nella crono del 25 marzo a Crevalcore nella Coppi&Bartali e confermato dalla lunga fuga a 5 nel Gp Escaut di mercoledì 6 aprile (classica di avvicinamento alla Parigi-Roubaix vinta poi da Cavendish in un finale “thriller”) ed ora, a ricognizione eseguita, non gli resta che mettere in pari i conti con le terribili pietre di pavè, sperando che gli possano tornare un po’ più amiche.