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Ciclismo

Ciclismo: Matteo Milanesi del Team Airone vince a Reggio Emilia

Ciclismo: Matteo Milanesi del Team Airone vince a Reggio Emilia

Vincere in casa del nemico ha sempre un sapore particolare, oltre che essere un'impresa. Per il piacentino doc Matteo Milanesi, junior del Team Airone di Parma, centrare una vittoria nella tana reggiana della Nial-Nizzoli non ha avuto prezzo, giusto per parafrasare un noto slogan pubblicitario.

Se aggiungiamo che il trionfo della formazione parmense è stato completato dal 2° posto in parata dell’ottimo Andrea Rocca, ecco che questo successo acquista un gusto ancor più dolce.

Domenica 22 agosto a Gavasseto di Reggio Emilia, in occasione del 3° Gp Nat Food PowerBar, gara di 120 km, il 17enne Milanesi ha ottenuto la sua seconda vittoria stagionale, la prima con la maglia gialla di campione regionale conquistata, anzi strappata, a Modena il 13 giugno proprio ai danni di un avversario della Nial-Nizzoli, Matteo Malaguti.

Tutto ha inizio proprio dal Campionato Regionale 2010, anche se in realtà la rivalità sportiva tra le due squadre ha radici più profonde.

A Modena la vittoria assoluta sul campo era andata a Malaguti, che poi venne declassato al quarto posto per aver ostacolato e stretto nella volata a quattro finale proprio Milanesi, a cui venne assegnata a tavolino, dopo un’attenta moviola da parte della giuria, la maglia gialla di campione regionale.

Nacquero subito proteste e tensioni destinate al lungo termine nelle gare a seguire dove si incrociavano destini e ruote degli atleti delle due formazioni.

Fino ad arrivare a domenica scorsa, quando il buon Matteo, in divisa gialla “regionale” (che può portare solo nelle gare organizzate in Emilia-Romagna), sulla linea del traguardo ed affiancato dall’alto compagno Rocca, si lascia scappare un gesto poco elegante, figlio certamente del nervosismo e delle continue critiche ricevute da alcune fila avversarie durante la corsa per la maglia indossata ingiustamente.

Milanesi, insieme a tutto il Team Airone, in corsa aveva risposto benissimo e sembrava non curarsi minimamente del “vox populi” a bordo strada, trasformando così la propria rabbia in energia positiva da scaricare sui pedali per vincere e zittire tutti.

La gara, che si svolgeva su due circuiti (il primo piuttosto facile da fare 3 volte ed il secondo vallonato da ripetere per 5 giri), ha visto protagonisti gli atleti parmensi già dal km 25, con Milanesi che entra nella prima fuga, poi sotto l’impulso dei padroni di casa della Nial-Nizzoli si assiste ad un nuovo rimescolamento sul finire dei giri vallonati, ma in contropiede riparte Milanesi insieme a Rocca e ad altri contrattaccanti, Mustone del Team Italia Nuova e Capelli del Team Bike 2000.

Sul primo dei due passaggi dello strappo della “Russa”, Milanesi fiuta l’occasione giusta e parte guadagnando 20” sui tre, dai quali evade il giro dopo (l’ultimo), nello stesso identico punto, anche Andrea Rocca, che raggiunge il compagno di squadra mettendo i titoli di coda alla corsa. Il duo Airone va a tutta e chiude nell’ordine già spiegato con 13” di vantaggio su Mustone e 2’ su Capelli ed il resto del gruppo.

Il peccato di gioventù di Milanesi, o ingenuità che dir si voglia e che ognuno di noi ha commesso in un qualche angolo dimenticato della propria vita, ora però lo mette sub-judice per le prossime gare: i giudici stanno valutando una squalifica (da una a tre settimane di stop) da fargli scontare a breve, giusto per far capire al ragazzo (e colleghi) che comunque certe errori si pagano, anche se la vittoria di Gavasseto non è in discussione così come la partecipazione al 36° Giro della Lunigiana, la gara a tappe più importante per juniores che si disputerà dal 2 al 5 settembre e che Matteo correrà con la Rappresentativa dell’Emilia-Romagna.

“Durante l’intervista sul palco – chiarisce il vincitore – ho chiesto scusa per il gestaccio, anche se ormai secondo me le scaramucce verbali tra noi e la Nial continueranno fino a fine stagione”.

“Sono ovviamente felicissimo – conclude Milanesi – e la vittoria la dedico alla stessa persona a cui ho dedicato il titolo regionale (ancora segreto il suo nome, malgrado qualcuno abbia ipotizzato una figura femminile, ndr), ma mi auguro di poter centrare altre vittorie, da dedicare stavolta a tutta la squadra”.

I dirigenti parmensi al momento si complimentano e si compiacciono dei loro “aironi”, ma sperano di tornare a gustare presto il sapore della vittoria.

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