Il Tour de France celebra la Festa Nazionale senza i fuochi d'artificio visti nelle 2 precedenti tappe. Anzi, buona parte della carovana gialla si prende un altro giorno di riposo non programmato …
… (però ne avevano bisogno dopo le sudate e le fatiche degli ultimi giorni) trasformando la Chambery – Gap in un carosello per molti.
Appunto per molti, non per tutti, perché dopo circa 40 km di gara c’è stato qualcuno che ha voluto onorare lo stesso la tappa, francesi in primis. I protagonisti di giornata saranno i belgi Aerts e Devenyns, il portoghese Paulinho, il russo Kiryienka ed i transalpini Bouet e Rolland che godranno di una mega libera uscita da parte del “peloton” attestata sull’ordine del quarto d’ora.
Davanti battagliano e dietro osservano ed alla fine Paulinho e Kiryienka, evasi a loro volta del drappello dei fuggitivi, si giocano la vittoria con una volata che sulla carta pronostica il russo della Caisse d’Epargne ma che vede esultare il passista-scalatore della Radioshack, già medaglia d’argento alle Olimpiadi 2004 di Atene dietro al nostro attuale c.t. Paolo Bettini.
Roche e Pauriol (7° ed 8°) anticipano di un minutino il gruppo della maglia gialla che arriva sul traguardo di Gap con 14’19” di ritardo ma con Cavendish che batte Petacchi allo sprint per prendere i restanti punti della maglia verde in palio oggi.
In una tappa colorata dal tricolore francese, un paio di interessanti note che vanno a riempire una cronaca di gara un po’ più vuota del solito: la prima salita della giornata, la Cote de Laffrey di prima categoria, 12 km con pendenze severe, si sviluppava su “route Napoleon”, strada storica di 325 km che porta a Gap ed attraversata dall’Imperatore Francese nel 1815 di ritorno dall’Isola d’Elba; nella velocissima discesa verso Gap, a circa 5 km dall’arrivo, si percorreva quel tratto di strada divenuto celeberrimo nel Tour 2003, quando Armstrong, per evitare lo sfortunato Joseba Beloki che gli cadde davanti rompendosi il femore e abbandonando la carriera, tagliò per una bella fetta di campo facendo un’escursione da ciclocross senza cadere e ritornando nel gruppetto come se nulla fosse e che quest’anno i francesi hanno segnalato con un placche gialle ribattezzandolo “passage Armstrong”; infine, l’arrivo è sullo stesso lungo vialone teatro della clamorosa beffa di Marino Basso a Franco Bitossi nel Mondiale del 1972, quando il toscano, in testa fino agli ultimissimi metri di gara, si piantò e venne passato in rimonta dal veneto (tallonato da Merckx) che vinse l’oro proprio sul distrutto Bitossi.
La classifica pertanto rimane invariata in attesa che il Massiccio Centrale (venerdì 16 luglio) possa fare da miccia ai nuovi e decisivi fuochi artificiali che vedremo sui Pirenei.
Sms di Malori:
”Oggi Festa Nazionale Francese e praticamente niente di diverso rispetto alle altre tappe, a parte qualche milione di persone sulle strade!!! Anche oggi da pelle d’oca il pubblico presente….e ce lo siamo goduti meglio visto che siamo andati con un po’ più di calma. Per la verità giornata molto lunga anche oggi, tutta su e giù però comunque tranquilla. Nel finale di tappa abbiamo lavorato per la volata di Petacchi, ma nel complesso giornata di recupero con una bella nota positiva: ho avvertito qualche segnale di risveglio dalle mie gambe!!!!”
Presentazione 11a tappa Sisteron – Bourg Les Valence 184,5 km – 15 luglio 2010
L’ 11a tappa, che scatterà alle 12:55, riguarderà molto da vicino la provincia di Parma.
Infatti la sede di partenza, Sisteron (paese di 8000 anime a 485 metri slm sita nel dipartimento delle Alpi dell’Alta Provenza) è gemellata da 20 anni con Fidenza, che curiosamente quest’anno aveva ospitato presso il Fidenza Village la partenza della 6a tappa del Giro d’Italia.
In Francia ci sarà una delegazione del Comune di Fidenza, capeggiata dal consigliere comunale Vittorio Cavalli, che presenzierà la partenza della tappa e celebrerà con le autorità locali questa singolare coincidenza, che va a rafforzare il legame tra Sisteron e la nostra cittadina.
Tornando ad un aspetto squisitamente più tecnico, la frazione presenta un solo gpm di terza categoria (i 1180 metri slm del Col de Cabre) posto a 130 km dall’arrivo di Bourg Les Valence che lancerà i corridori verso una volata di gruppo, probabilmente la penultima pura occasione per i velocisti rimasti.
Facile pertanto vedere Malori e la sua Lampre-Farnese lavorare per permettere ad Ale-Jet Petacchi di centrare uno splendido tris.