Quando Tony Martin era già  entrato nell’ultimo chilometro di gara, spingendo un rapportone impossibile, Adriano Malori, seduto sul “trono provvisorio” riservato al migliore della prova, scuoteva sconsolato il capo in segno di resa dopo aver accarezzato il sogno – al rilevamento intermedio – di lasciarsi alle spalle il campione del mondo (e non solo) in quella che sarebbe stata la sua terza vittoria da professionista.

Nella 7a ed ultima tappa della 48a Tirreno-Adriatico – che tradizionalmente si chiude a San Benedetto del Tronto e, dal 2011, con una cronometro individuale di 9,2 km – il 25enne della Lampre-Merida è davvero andato vicino a compiere il “colpaccio” nella sua specialità chiudendo a 6” da Martin (che ha coperto la distanza in 10’25” alla media dei 53 orari), ma migliorando tuttavia il 3° posto ottenuto nel 2011, quando arrivò a 19” da Cancellara (allora iridato a crono in carica), oggi 4° all’arrivo e grande sconfitto di giornata, preceduto anche dal costaricano della Movistar, Andrey Amador.

“C’è molto rammarico – ha confidato a caldo il traversetolese, che ha viaggiato ai 52,488 km/h di media – soprattutto perché all’intertempo ero ancora davanti, ma mi ha battuto Tony Martin e ho fatto meglio di Cancellara (che fanno 6 titoli mondiali e un oro olimpico in due, ndr), non gli ultimi due arrivati, quindi posso ritenermi soddisfatto, anche perché la condizione è buona e perché un mese fa ho dovuto interrompere la mia preparazione causa la micro-frattura della clavicola sinistra, riportata in una caduta in allenamento”.

Per la cronaca Vincenzo Nibali (Astana) ha bissato il trionfo dell’anno scorso nella generale davanti a Chris Froome (Team Sky) e Alberto Contador (SaxoBank-Tinkoff), mentre Malori ora farà rotta sulla “Milano-Sanremo” – su esplicita richiesta di Petacchi e Pozzato – che si correrà domenica 17 marzo e sulla “Settimana Internazionale Coppi&Bartali” che si disputerà dal 20 al 24 marzo.